A tre fotografi ex-aequo il Premio Fabbri per l’Arte

Premio Fabbri

Le fotografe Paola Binante e Alessia De Montis e il loro collega Rui Wu sono i vincitori ex-aequo della sesta edizione del Premio Fabbri per l’Arte. Istituito nel 2005 per festeggiare il centenario dell’azienda, e a cadenza triennale, la manifestazione in ogni sua edizione ha visto la partecipazione di artisti di fama internazionale che hanno realizzato opere con tecniche e mezzi espressivi vari. Per questa sesta edizione, per la prima volta, la forma d’arte scelta è stata la fotografia. 19 i maestri dello scatto, tra interpreti di lunga fama e artisti più giovani, selezionati da Nino Migliori, a sua volta noto fotografo e artista a tutto tondo e in gioventù collaboratore di Fabbri 1905, che hanno puntato i loro obiettivi sull’Amarena, immortalando e interpretando a loro modo il mitico prodotto dell’azienda bolognese.

Oltre ai tre premiati, a prendere parte alla manifestazione sono stati Angelo Anzalone, Linda Bertazza, Massimiliano Camellini, Silvio Canini, Vincenza De Nigris, Franco Fontana, Giovani Gastel, Piero Gemelli, Mataro da Vergato, Stefano Mazzali, Brigitte Niedermair, Joe Oppedisano, Pierpaolo Pagano, Gianni Pezzani, Stefano Scheda e Pio Tarantini. Le opere compongono la mostra 13 anni e un secolo – Fotografia, il titolo di questa edizione del Premio, e si possono ammirare fino al 13 gennaio, a Palazzo Pepoli Campogrande a Bologna (ingresso libero).

Paola Binante Marena
Marena di Paola Binante

Per quanto riguarda i vincitori, Paola Binante, nata a Roma, ma bolognese d’adozione, si è imposta per il dittico Marena, composto da una Polaroid e da una stampa da negativo Polaroid, che accosta il vaso di Amarena Fabbri a elementi antichi e a una mano femminile. Un’operazione concettuale complessa che vuole ricordarci che quel vaso è un prodotto iconico, non a caso in una delle due immagini è posto su un antico piedistallo, ma è anche un prodotto del lavoro, che ha una sua materialità, simboleggiato dalla mano femminile.

 

Alessia De Montis LAYERS-Fabbri
LAYERS-Fabbri di Alessia De Montis

Bolognese d’adozione è anche Alessia De Montis, nata a Livorno, premiata per LAYERS-Fabbri, fotografia giclée su carta baritata, ovvero una foto scattata con macchina digitale e stampata con stampante professionale a getto d’inchiostro su una carta fotografica dalla texture liscia e senza riflesso che consente di valorizzare tutte le sfumature e le finezze di una foto, mantenendo l’aspetto di una stampa ai sali d’argento, quella tradizionalmente utilizzata per il bianco e nero. La sua foto diventa così una poetica evocazione di ricordi d’infanzia: sulla decorazione del vaso di Amarena Fabbri, blu su fondo bianco, compare la scritta “Ricorda me da piccola” in lettere di carta ritagliate, un intervento manuale che induce anche lo spettatore a interrogare i propri ricordi e, al temo stesso, allude al lavoro femminile.

Premio Fabbri txt Rui Wu
.txt di Rui Wu

Infine Rui Wu, artista cinese che vive e lavora tra Milano e Pechino, fra i vincitori con .txt, opera composta da quattro fotografie su stampa digitale.

Wu è partito da una riproduzione fotografica del vaso Fabbri, ha ritagliato particolari e frammenti e prospettive curvilinee del motivo decorativo, ricomponendo questi “finti ideogrammi” per fotografarli di nuovo. Il vaso diventa così oggetto artistico decontestualizzato e rinnovato attraverso il mezzo fotografico.

13 anni e un secolo – Fotografia

Le diciannove opere del Premio Fabbri per l’Arte resteranno esposte a Palazzo Pepoli Campogrande (Via Castiglione, 7) a Bologna fino al 13 gennaio. La mostra è visitabile tutti i giorni dalle 9 alle 19, escluso il lunedì, e a ingresso libero.

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