A Engine il Premio giovani imprese di Altagamma

Engine
Il gin bio delle Langhe creato da Paolo Dalla Mora si è aggiudicato il prestigioso riconoscimento assegnato alle realtà emergenti del lusso made in Italy. Entra così a far parte della fondazione Altagamma che riunisce le imprese ambasciatrici dello stile italiano nel mondo

Il 2023 si chiude alla grande per Engine. Il gin bio e artigianale delle Langhe si è aggiudicato il Premio giovani imprese Altagamma Believing in the Future nella categoria Alimentare. Si tratta del prestigioso riconoscimento, alla sua ottava edizione, istituito da Altagamma, fondazione che riunisce le imprese dell’alta industria culturale e creativa italiana, riconosciute come ambasciatrici dello stile italiano nel mondo, che viene assegnato alle aziende ermegenti del lusso italiano. Obiettivo del premio è valorizzare lo slancio imprenditoriale di chi ha costruito una giovane impresa che ha le caratteristiche per divenire un marchio di eccellenza del made in Italy.

Caratteristiche che la prestiosa giuria del premio ha riconosciuto a Engine e ad altre 6 aziende in altrettante diverse categorie, individuate secondo il rigoroso protocollo previsto dal Premio. Oltre 110 le realtà selezionate per questa edizione, fra autocandidature e segnalazioni dell’Advisory board e dei soci Altagamma, caso quest’ultimo che ha riguardato Engine, aggiungendo un ulteriore elemento di soddisfazione alla vittoria. Tra queste l’Advisory board, composto da 10 esperti e giornalisti, ha scelto le finaliste, poi vagliate dal Cnsiglio di presidenza di Altagamma, guidato da Matteo Lunelli, ceo di Gruppo Lunelli, decretandone infine i vincitori.

Tra i big del lusso made in Italy

«Essere selezionati come brand del food & beverage italiano per entrare a fare parte di Altagamma, associazione di marchi del lusso che promuovono il made in Italy nel mondo ci riempie di orgoglio  – ha commentato a bargiornale.it Paolo Dalla Mora, fondatore e ceo di Engine -. Ci mettiamo alle spalle un altro grande anno passato tra difficoltà e grandi soddisfazioni, concentrati sempre e solo sul fare».

Paolo Dalla Mora, fondatore e ceo di Engine, tra Stefania Lazzaroni e Matteo Lunelli, rispettivamente, direttrice generale e presidente di Altagamma

Le imprese vincitrici infatti entrano a far parte per un anno di Altagamma e hanno la possibilità di partecipare a momenti esclusivi di formazione, networking, business strategy e consulenza, organizzati dalla Fondazione e dai partner del Premio, ovvero Borsa Italiana, Elite-Gruppo Euronext Sda Bocconi School of Management, per supportarle nella crescita. Inoltre, il percorso di affiancamento alle giovani realtà dell’alto di gamma italiano prevede anche un programma di mentorship personalizzato che si avvale della collaborazione di uno o più soci di Altagamma.

Proseguire il percorso di crescita

Un riconoscimento che mette un’altra freccia nell’arco di Engine, che punta a proseguire il suo percorso di rafforzamento sul mercato italiano e di espansione sui mercati internazionali. «Un percorso che sta procedendo molto bene, grazie anche all’ottimo lavoro che stiamo facendo con i nostri distributori partner, Velier per l’Italia e Illva Saronno per l’estero – commenta Dalla Mora -. Siamo molto soddisfatti del riscontro che il prodotto sta ottenendo anche sulle piazze estere sia presso i bartender sia presso i consumatori e che conferma il successo ottenuto nella Penisola».

E di motivi per essere soddisfatti ce ne sono, considerando che il processo di internazionalizzazione è partito meno di due anni fa, causa Covid, e vede ora il marchio presente, in diversi canali, in circa 20 Paesi: Regno Unito, Usa, Giappone, Canada, Francia, Spagna, Grecia, Belgio, Paesi Bassi, Lussemburgo, Portogallo, Croazia, Repubblica Ceca, Slovacchia e nei Paesi Scandinavi. Mercati dove il distilled gin premium nell’iconica tanica di latta realizza circa l’80% delle vendite.

Grande successo anche per il ready to drink ed Engine Caroni

Ma a regalare altre soddisfazioni è il successo che hanno riscontrato gli altri due prodotti del mondo Engine: Engine GT – Il Gin Tonichino delle Langhe ed Engine Caroni. Il primo è il ready to drink, dal grado alcolico moderato (alc 7,5% in vol), creato lo scorso anno in collaborazione con Teo Musso, patron di Baladin, che ha realizzato una tonica ad hoc per un’esperienza al top. Il long drink è in una lattina (237 ml) con tappo a strappo che, una volta tirata la linguetta, diventa un bicchiere dal quale bere comodamente. Un prodotto destinato sia al consumo domestico sia alle realtà dell’ospitalità che non hanno un bartender ma vogliono proporre un drink di qualità sia da proporre durante grandi eventi.

Il secondo è invece un’edizione limitata di Engine, affinata per sei mesi in botti che hanno contenuto rum Caroni (leggi Le Langhe incontrano i Caraibi e nasce Engine Caroni). Insomma, una versione speciale del gin, frutto della collaborazione con Luca Gargano, patron di Velier, scopritore nel 2004 dei barili dimenticati del pregiato distillato di Trinidad, realizzata in sole 5000 bottiglie, presentata lo scorso ottobre e subito sell out.

Quattro sfide per il nuovo anno

Un ottimo viatico per iniziare al meglio il nuovo anno. «Per i prossimi 12 mesi ci siamo posti quattro grandi sfide – contina Dalla Mora -. La prima è proseguire l’espansione in Canada, in particolare in Alberta e Ontario. Poi consolidare la presenza negli Stati Uniti. Inoltre faremo il nostro ingresso in Germania e Australia, due mercati molto penetrati dal gin, che finora non abbiamo approcciato. Infine, puntiamo all’Asia, cominciando a fare i primi passi in due importanti piazze: Cina e India».

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