L’Ace di Portland si rivolge a una clientela metropolitana e creativa, con il suo lusso minimalista e uno sguardo al passato
Ace Hotel Portland è l'evoluzione e la messa a punto del concept elaborato da Alex Calderwood, Wade Weigel e Doug Herrick nella precedente struttura dallo stesso nome a Seattle.
L'idea era precisa: un posto dove i loro amici e conoscenti avrebbero voluto soggiornare. Un luogo dove dj, artisti, designer, musicisti, creatori di magazine avrebbero potuto assaporare il clima di rinascita culturale della costa del Pacifico settentrionale. Insomma un hotel con tanta anima, dove la pay per view è bandita, ma la connessione internet wi-fi è gratis.
Minimalismo vintage
La struttura di Portland, con le sue 79 camere, ristorante, coffee shop, spazio per eventi, consolida l'esperienza di Seattle e diventa il flagship dell'insegna, intenzionata a estendersi in altre città e anche all'estero (www.acehotel.com).
L'edificio, dalle ampie finestre e dai soffitti alti, risale al 1912 e si trova nel cuore della città. In passato era un hotel e molti dei dettagli originali, come le vasche in ghisa e i capienti lavabi, la boiserie nella lobby e i pavimenti di legno sono stati restaurati e mantenuti. «Abbiamo conservato il più possibile i caratteri originari dell'edificio con l'idea di creare un look di caldo minimalismo», spiega Alex Calderwood. Il lavoro degli artisti, fornitori e artigiani utilizzati per le decorazioni e le forniture ha creato un mix d'elementi moderni e vintage, la cosiddetta “estetica Ace” definita “fusione tra una pensione europea e lusso minimalista”.
Musica per intenditori
Il risultato non è solo una questione di scelte estetiche. Il progetto di Ace si inserisce pienamente nella vita culturale di Portland, mecca dei collezonisti di dischi in vinile, degli stilisti alla ricerca di temi retro, degli architetti a caccia di materiali da recuperare. Così in ciascuna delle 14 suite si trova un giradischi per audiofili prodotto da Music Hall (www.musichallaudio.com) dove poter ascoltare i pezzi trovati nei vari negozi di dischi usati o disponibili in camera. Artisti già affermati o emergenti hanno contribuito con le loro opere a decorare camere e spazi comuni.
Molti sono i fornitori locali cha hanno collaborato alle dotazioni dell'albergo: Pendleton Woolen Mills per le coperte di lana in stile militare personalizzate Ace, Irwin-Hodson Co. per la segnaletica interna in metallo e i portachiavi, Schoolhouse Electric per gli apparecchi illuminanti.
Nulla nel progetto è lasciato al caso. Tutto si integra perfettamente nello stile dell'albergo: dalle camere budget con letti a castello e bagno condiviso (chiamate band rooms per i gruppi di musicisti in tournée) ai generosi divani della lobby ricoperti in tela militare. Senza dimenticare le uniformi dello staff di Nom de Guerre (www.nomdeguerre.net), azienda specializzata in abbigliamento basic: abiti da lavoro e camicia bianca.