Turismo, a Natale si viaggerà ma spendendo meno

Scenari –

L’indagine Confesercenti-PublicaRes-Swg dice che 15 milioni di italiani si muoveranno ma diminuirà la spesa individuale. Gli operatori prevedono una netta flessione degli arrivi per tutto l’inverno

Potrebbero essere circa 15 milioni gli italiani in viaggio nelle prossime vacanze natalizie, ben due milioni in più rispetto al 2007. La previsione ottimista è frutto di un'indagine Confesercenti-PublicaRes-Swg sulle intenzioni dei consumatori, secondo cui a muoversi saranno prevalentemente gli abitanti del centro-nord (+4% rispetto allo scorso anno), mentre al sud (con partenze in calo del -2%) si preferirà trascorrere il periodo di risposo tra le mura domestiche.
I segnali di crisi, però, arrivano dal fatto che i viaggi saranno in media più economici, dato che le previsioni di spesa individuale si attestano sui 593 euro a persona, al di sotto della media del 2007. La spesa totale prevista è comunque pari a 9 miliardi di euro, 1,3 miliardi in più rispetto allo scorso anno.
Il risparmio individuale deriverà anche dal fatto che aumenterà la quota di chi alloggerà presso amici o parenti (30%), seguita da un 25% di intervistati che sceglieranno come soluzione albergo o pensione. In aumento dell'11% il numero degli italiani che prediligeranno, invece, l'accoglienza dei bed and breakfast. Rispetto al 2007, inoltre, cresce la quota (39%) di quanti faranno da sé, prenotando il viaggio attraverso internet o il telefono.
L'attenzione al risparmio emerge anche dalla scelta delle mete turistiche. Rispetto al 2007, infatti, si registra una minore propensione a viaggiare in Europa, mentre la meta preferita è la vacanza italiana: la sceglie il 76% degli intervistati con preferenze che si concentrano soprattutto su Lazio, Trentino Alto Adige, Lombardia e Veneto.


Le previsioni sul semestre
Per l'inverno 2008-2009 (novembre 2008-aprile 2009) le percezioni rilevate presso gli operatori del settore forniscono un quadro del turismo poco incoraggiante. L'indagine congiunturale Ciset/Federturismo Confindustria dello scorso novembre, infatti, mette in luce una probabile netta diminuzione del turismo in Italia, sia straniero che domestico, in linea con quanto già registrato nella scorsa stagione estiva.
Gli operatori italiani intervistati prevedono per il semestre una diminuzione complessiva del 2,5% degli arrivi di turisti stranieri e dell'1,8% delle presenze rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Per quanto riguarda gli italiani, invece, gli arrivi dovrebbero registrare una flessione del 2,8% e le presenze del 2,0% .
Gli associati di Federturismo Confindustria si attendono la stessa tendenza negativa ma più accentuata: prevedono una diminuzione del 5,0% degli arrivi stranieri (del 6,3% delle presenze) mentre per quanto riguarda gli italiani gli arrivi dovrebbero registrare una flessione del 3,3% e le notti del 4,6% rispetto all'inverno 2007-2008.
Il turismo domestico subirà un cambiamento nelle abitudini dei consumatori, che rinunceranno alle vacanze invernali o ridurranno la durata del soggiorno, optando per mete più vicine oppure per soluzioni di vacanza più economiche (ad esempio, in casa di parenti ed amici). Su questo quadro influirà, inoltre, l'andamento dei prezzi, sul quale secondo gli operatori si gioca la capacità dell'Italia di competere con i principali concorrenti esteri, sia sul fronte del turismo internazionale che su quello domestico.

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