Salute dei consumatori e sicurezza alimentare

Comunicazione della Commissione



Comunicazione della Commissione: salute dei consumatori e sicurezza alimentare.



3) CONTENUTO

1. La comunicazione espone la nuova strategia della Commissione in materia di salute dei consumatori e sicurezza alimentare. Essa si basa su tre principi generali:



separazione delle responsabilità legislative da quelle relative alla consultazione scientifica;

separazione delle responsabilità legislative da quelle relative al controllo;

rafforzamento della trasparenza e della diffusione dell'informazione nel corso del processo decisionale e delle attività di controllo.

Al fine di rispondere in maniera adeguata a questi obiettivi e prendere meglio in considerazione la protezione della salute dei consumatori, la Direzione generale per la Politica dei consumatori è stata oggetto di una ristrutturazione. L'insieme dei comitati scientifici competenti sono ormai sottoposti alla sua autorità.



2. La sicurezza alimentare sembra essere una delle condizioni preliminari per il rafforzamento della protezione della salute dei consumatori. È inoltre essenziale al corretto funzionamento del mercato dal momento che i produttori, le imprese di trasformazione e/o di commercializzazione dei prodotti agricoli hanno interesse a garantire questa sicurezza.



Tre strumenti complementari consentono di raggiungere questo obiettivo:



l'analisi dei rischi;

i pareri scientifici;

i controlli e le ispezioni.

3. L'analisi dei rischi comprende:



la valutazione scientifica dei rischi;

la gestione dei rischi, vale a dire la valutazione delle misure che consentono di portare questi rischi ad un livello accettabile;

la comunicazione dei rischi alle parti interessate, vale a dire i decisori, i controllori, i consumatori e i produttori.

L'analisi dei rischi, definita in tal modo, rientra nella competenza della Commissione, che dev'essere guidata nella sua analisi dal principio di precauzione nei casi in cui le basi scientifiche sembrano insufficienti o incerte. La Commissione esercita inoltre un ruolo di sorveglianza al fine di poter anticipare l'emergenza di nuovi pericoli.



4. Derivando dai comitati scientifici, i pareri servono da base alle misure regolamentari relative alla protezione della salute dei consumatori.



I comitati scientifici coprono con le loro attività i seguenti settori:



alimentazione umana;

questioni veterinarie;

tossicologia e ecotossicologia dei prodotti chimici;

antiparassitari;

alimentazione degli animali;

prodotti cosmetici;

questioni collegate all'encefalopatia spongiforme bovina;

e rispondono ai principi di eccellenza, d'indipendenza e di trasparenza.



La comunicazione è parte di un'attività di riorganizzazione del lavoro dei comitati scientifici. Da un lato una consultazione obbligatoria potrebbe essere instaurata in alcuni settori. D'altro lato, è stato creato un comitato scientifico direttivo col compito di coordinare le questioni che rientrano nella sfera di competenza di più comitati. Infine, la Commissione si pronuncia per la conservazione dell'insieme dei comitati scientifici e il rafforzamento di alcuni di essi.



Per quanto riguarda i settori coperti dalle attività dei comitati, sembra che in futuro le possibilità di trasmissione delle malattie animali all'uomo e l'area delle malattie di origine alimentare potrebbero costituire oggetto di nuove procedure di valutazione dei rischi.



La Direzione generale della Politica dei consumatori e della protezione della loro salute dovrà garantire un adeguato seguito dei pareri espressi dai comitati scientifici, inviandoli alle direzioni incaricate dell'elaborazione dei testi legislativi. Essa dovrà inoltre garantire l'accesso più ampio possibile a questi pareri.



5. La Commissione fissa tre grandi orientamenti in materia di controllo e d'ispezione:



introduzione di procedure di valutazione dei rischi in modo da determinare le priorità in materia di controllo;

riorganizzazione delle operazioni di controllo in modo tale che esse coprano l'insieme della catena di produzione alimentare;

introduzione generalizzata di procedure ufficiali di audit dei sistemi nazionali di controllo.

La Commissione s'impegna a garantire un seguito rapido dei casi urgenti collegati alla salute dei consumatori.



L'Ufficio Alimentare e Veterinario avrà i seguenti principali compiti:



sorvegliare, nell'Unione europea e altrove, il rispetto delle regole d'igiene dei generi alimentari e della legislazione veterinaria e fitosanitaria;

contribuire al mantenimento della fiducia nella sicurezza degli alimenti proposti ai consumatori europei.

Il ruolo della Commissione in materia è di garantire che le autorità nazionali facciano fronte in modo corretto alle loro responsabilità.



Il controllo dei settori veterinari e fitosanitari sarà migliorato grazie:



alla definizione delle priorità di ispezione;

all'adozione di una strategia che integri l'intera catena di produzione alimentare e tutti gli aspetti fitosanitari, con la creazione di gruppi d'ispezione pluridisciplinari.

4) TERMINE ULTIMO PER L'ATTUAZIONE DELLA NORMATIVA COMUNITARIA NEGLI STATI MEMBRI

Non richiesto



5) DATA D'ENTRATA IN VIGORE (se diversa da quella del punto precedente)

Non richiesta



6) RIFERIMENTI

COM(97) 183 def.

Non ancora pubblicato



7) ALTRI LAVORI

Il 28 gennaio 1998, la Commissione ha presentato una comunicazione sul controllo e l'ispezione relativi all'igiene dei generi alimentari, in campo veterinario e fitosanitario [COM(98) 32 def.].

La Commissione riafferma il suo impegno a favore del mantenimento di norme accettabili di sicurezza alimentare e di sanità pubblica. Al fine di meglio proteggere la salute dei consumatori, auspica un'efficace e attiva partnership tra:



l'industria alimentare, che deve porre in essere sistemi di controllo e di autodisciplina per garantire una produzione che risponda alle esigenze della legislazione comunitaria;

gli Stati membri, che devono elaborare programmi di controllo coordinati che comprendano l'insieme della catena di produzione alimentare, instaurando sistemi di audit;

la Commissione che, attraverso tecniche di audit, sorveglierà l'azione delle autorità competenti lungo l'intera catena di produzione alimentare.

Essendo stata abbandonata l'idea di creare un'agenzia d'ispezione veterinaria indipendente, queste responsabilità di controllo e di ispezione saranno assunte dall' Ufficio alimentare e veterinario (UAV), sotto la responsabilità globale della Commissione.



A tal fine è necessaria una riorganizzazione dell'UAV. Oltre ad una redistribuzione degli effettivi, saranno creati gruppi pluridisciplinari comprendenti tutti gli aspetti dei vari settori, dal trattamento dell'alimentazione animale all'immagazzinamento delle derrate, passando attraverso le norme di benessere nelle imprese agricole o durante il trasporto. Saranno inoltre creati gruppi per gli interventi di emergenza, costituiti da tecnici epidemiologici e di ricerca, per reagire in tempi rapidi alle crisi alimentari, zoosanitarie e fitosanitarie, nonché alle crisi di sanità pubblica.



In applicazione del principio di sussidiarietà, l'UAV eseguirà le sue missioni di controllo procedendo all'audit degli organismi responsabili per la protezione della salute dei consumatori negli Stati membri e nei paesi terzi che hanno stipulato accordi con la Comunità europea sulle misure sanitarie applicabili agli scambi commerciali. La Commissione lavorerà in stretta collaborazione con l'insieme degli organismi incaricati del controllo del rispetto della normativa comunitaria. In conformità con le esigenze necessarie per garantire la conformità alla norma EN 45004, sarà creato un gruppo "Qualità interna".



Al fine di garantire la trasparenza del funzionamento e di questi controlli e ispezioni, è in preparazione un manuale di procedure comprendenti tutte le fasi delle attività dell'UAV e basato sulle raccomandazioni dell'IGS.



La Commissione ha già adottato misure volte ad accelerare l'elaborazione dei risultati delle missioni di controllo e la diffusione di queste informazioni presso il pubblico. La Commissione esaminerà inoltre la necessità di controlli supplementari sulle derrate di orgine non animale (frutta e legumi) in modo da valutare l'opportunità di un'ulteriore azione in questo settore.


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