Più clienti col ristorante sul Gps?

Tecnologia –

Sette italiani su dieci considerano indispensabile il navigatore satellitare: crescono le iniziative dei produttori per segnalare ristoranti, bar e pizzerie

C'era una volta un oggetto superfluo, ma oggi il 68% degli italiani lo considera indispensabile. Si tratta del navigatore satellitare, strumento ambito non solo sulle auto ma anche su palmari e cellulari. Tra la fine del 2007 e l'inizio del 2008 è stato tra gli oggetti più acquistati: questo può avere i suoi risvolti positivi, soprattutto per ristoratori e albergatori.

I produttori di navigatori, infatti, fanno a gara nell'integrare i loro prodotti con servizi supplementari. Ci sono quelli che informano sul traffico o sui lavori in corso, e quelli che aggiornano sulle condizioni del tempo. Tra le funzioni più apprezzate c'è quella dei cosiddetti “pdi”, i punti d'interesse, tra cui figurano naturalmente i locali.

Le iniziative dei produttori
Garmin, una delle marche più diffuse, ha da poco aggiornato i suoi modelli con un database gratuito, scaricabile dal sito della società, che contiene il calendario delle sagre e delle fiere enogastronomiche italiane. ViaMichelin, che commercializza anche navigatori (anche se sta dismettendo la produzione propria), ha il vantaggio di aggiornare le sue mappe con i ristoranti delle guide. Il Touring Club Italiano ha messo in commercio un suo Gps con 12.000 punti d'interesse (hotel e ristoranti in prima fila) ricavati dalle sue pubblicazioni. Tom Tom, altro marchio tra quelli che vanno per la maggiore, ha stretto un accordo con Slow Food per un'edizione limitata di un navigatore venduto insieme alle guide “Osterie d'Italia” e “Locande d'Italia”.

Il ruolo delle guide
Di fronte a questo profluvio d'iniziative, è però difficile stabilire quanto giovi veramente a un ristoratore il fatto di essere segnalato su un navigatore. Non esistono infatti statistiche sul numero di clienti che scelgono dove mangiare in base al proprio Gps. Secondo un'indagine realizzata a fine 2007 dalla società milanese Telesurvey, il 19% degli italiani possiede un navigatore e il 46% sta pensando di acquistarlo. Per il 58% degli italiani, inoltre, è un oggetto facile da usare e adatto a tutti. La sua diffusione è destinata a crescere. È importante quindi riuscire a farsi includere negli elenchi dei punti d'interesse, che sono file scaricabili da internet, tramite il sito del produttore.

Google Maps
Questi elenchi, di solito, sono sviluppati da terzi, come il caso di Slow Food per i Tom Tom. Essere segnalati in una delle guide che vanno per la maggiore è quindi un'ottima opportunità per ritrovarsi inseriti all'interno dei navigatori. Per chi non è recensito nelle guide, l'asso nella manica è Google Maps, il servizio fornito dal più potente motore di ricerca di Internet. È iniziato come una semplice rassegna di mappe di tutto il pianeta, integrato con foto da satellite zoomabili fino alla definizione di una singola casa. Poi si è arricchito di funzioni, tra cui quella dell'indicazione dei servizi commerciali, tra cui ristoranti, bar, pizzerie.

Da poco il servizio è disponibile anche per i telefoni cellulari con Gps incorporato. Questi telefonini sono utili, perché individuano con buona approssimazione la zona di provenienza del segnale e consentono quindi la ricerca dei locali anche a chi cammina per la strada. La registrazione è gratuita, basta compilare la scheda per rendersi così virtualmente raggiungibili da un numero infinito di clienti.

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