Per pagare il caffè basta il cellulare

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A Varese coinvolti 300 esercizi, bar compresi, nel progetto pilota di Ubi Banca – Banca Popolare di Bergamo per diffondere i pagamenti no cash

Varese si avvia a essere una “smart city”, una città connessa alla rete, wireless e intelligente. Uno dei primi passi verso questo traguardo è la sperimentazione di un sistema di “mobile payment”, cioè di pagamento attraverso il cellulare nei negozi e nei locali di Varese. Avviato da Ubi Banca-Banca Popolare di Bergamo, il progetto, denominato Enjoy Mobile Payments, mira a diffondere i pagamenti cosiddetti “contact-less”, cioè senza contatti fisici, attraverso particolari smartphone. La tecnologia usata si chiama Nfc (Near field communication) e si basa su una sim telefonica in grado di incorporare i dati di una carta prepagata Enjoy, di Ubi Banca. Alloggiata in uno speciale telefono Samsung consente di pagare in negozi e bar dotati di un ricevitore Pos che vanta questa tecnologia.

Progetto sviluppato in team
Avviato a fine gennaio, il progetto prevede la diffusione di 500 cellulari Galaxy SIII ad altrettanti rappresentanti della cittadinanza e dei clienti, che potranno testare il sistema nei 300 esercizi già equipaggiati con gli appositi Pos. I primi 50 telefoni con carte prepagate sono stati assegnati a 50 rappresentanti delle istituzioni. Oltre a Ubi Banca e a Samsung sono coinvolti nel progetto anche Vodafone, CartaSi e Sia, processor internazionale dei pagamenti che sviluppa soluzioni di interoperabilità tra compagnie di telecomunicazioni, banche, imprese e service provider. Il progetto segue quello già condotto con successo da Ubi Banca Popolare di Bergamo sempre a Varese, all'università, dove è stata testata una carta multifunzione destinata a studenti, docenti ecc. per l'accesso ai servizi universitari con modalità contact-less.
Non si tratta di una novità assoluta, perché sistemi di questo tipo sono già in fase di test anche altrove in Italia. Del resto sono 20 milioni in Italia gli smartphone con tecnologia Nfc. L'unico dubbio resta sulle commissioni dovute dal commerciante. In questa fase di test i costi sono analoghi a quelli di un Pos tradizionale. Occorrerà vedere se, con la diffusione del sistema, le commissioni trattenute dalla banca potranno calare per rendere più appetibile la sua adozione per gli esercenti.

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