I pagamenti con pos, smartphone e smartwatch piacciono sempre di più, ma l’Italia resta in coda

L'amore degli italiani per banconote e monetine non si spezza e la nostra economia rimane ancora fortemente dipendente dal contante. Tuttavia la crescita dei pagamenti digitali è sotto gli occhi di tutti, come confermano le ultime ricerche sull'argomento. E a crescere con maggior vigore sono i sistemi di pagamento mobile e wearable

Ormai i pagamenti digitali non sono più un'opzione. L'introduzione delle sanzioni a carico di commercianti e professionisti che si rifiutano di ricevere pagamenti tracciabili è stata anticipata al 30 giugno 2022 rispetto alla date prevista in precedenza (1° gennaio 2023). Quindi, dal 1° luglio, se un esercente rifiuterà di accettare, ad esempio, un pagamento con carta di credito, sarà passibile di una sanzione pari a 30 euro più il 4% dell’importo della consumazione.

Un tema, quello dell'ampio utilizzo del contante nel nostro Paese, che è ben noto agli operatori. La notizia dell'arrivo della tanto attese sanzioni (se ne parla da almeno un decennio) riporta in piena attualità qualche dato interessante. Secondo il settimo rapporto della Community Cashless Society 2022, presentato recentemente a Cernobbio da The European House-Ambrosetti, l'Italia si posiziona tra le 30 peggiori economie al mondo per cash intensity con un valore del contante in circolazione sul Pil (Prodotto interno lordo) pari a 15,4%. In base sempre al rapporto, nel 2020 (ultimi dati disponibili) l’Italia si è piazzata terz'ultima in Europa per numero di transazioni digitali pro capite (61,5), in diminuzione, tra l'altro, rispetto al 2019 (61,7). Solo Romania (53) e Bulgaria (31) hanno fatto peggio a fronte di una media europea che si attesta a 142 (il Paese best performer è la Danimarca con 379 transazioni pro-capite). Insieme alla riduzione del numero di transazioni, nel 2020 si è registrata una riduzione del valore del transato con carte di pagamento e carte prepagate (-1,4%), che nel 2020 è stato pari a 253 miliardi di euro.

Eppure i segnali di un cambiamento nella direzione del "meno contante, più digitale" ci sono. Sempre secondo il rapporto citato, nel 2021 oltre 7 italiani su 10 hanno espresso la volontà di utilizzare maggiormente pagamenti elettronici. E il 57% dei consumatori ha effettivamente realizzato l'intento. E spicca anche il ruolo del Pnrr: gli investimenti previsti potrebbero spingere verso metodi alternativi di pagamento, generando quasi 800 milioni di transazioni digitali in più, per un controvalore superiore a 27 miliardi di euro.

Pagamenti digitali: nel 2021 sono cresciuti del 22%, ma scenario in chiaroscuro

Anche l'Osservatorio Innovative Payments della School of Management del Politecnico di Milano monitora da tempo l'evoluzione del cashless in Italia. Secondo il suo ultimo rapporto, diversi sono i segnali di un rafforzamento delle abitudini digitali degli italiani. Nel 2021 i pagamenti digitali hanno raggiunto la soglia dei 327 miliardi di euro, con una crescita nell’anno pari al +22% rispetto al 2020. Protagonisti della dinamica del comparto si confermano i pagamenti tramite carte contactless, che raggiungono i 126,5 miliardi di euro, e quelli effettuati in negozio tramite smartphone e oggetti indossabili (oltre 7 miliardi di euro).

«La pandemia da Covid-19 ha colpito molto duramente diversi comparti economici, ma non ha bloccato il mondo dei pagamenti elettronici - ha commentato Alessandro Perego, Responsabile Scientifico degli Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano -.  Tuttavia, il divario nei confronti degli altri Paesi europei in quanto a transazioni pro-capite è peggiorato. L’Italia, infatti, superata già nel 2019 dalla Grecia e nel 2020 dalla Germania, è scesa al 25° posto (su 27) nella classifica continentale e precede solamente la Romania e la Bulgaria, che hanno però crescite nell’anno superiori a quella italiana».

Carte contactless preferite, prendono spazio i metodi "indossabili"

Bene la penetrazione del digitale: nel 2021 la penetrazione dei pagamenti elettronici sui consumi delle famiglie ha raggiunto quota 38%, con una crescita di 5 punti percentuali. Secondo il rapporto "i pagamenti con carte contactless (pari a 126,5 miliardi di euro nel 2021) si confermano anche nel 2021 i preferiti dagli italiani per effettuare acquisti nei negozi fisici. Questa tendenza è stata resa possibile dalla diffusione delle carte e dei Pos abilitati, spinta dall’innalzamento del limite per i pagamenti senza Pin dai 25 € ai 50 €, e acuita nel corso del 2020 e del 2021 dai timori legati al Coronavirus e al possibile contagio dovuto al contatto".

A crescere con maggior vigore sono i sistemi di pagamento mobilewearable. Il loro valore ha superato i 7 miliardi di euro di valore, raddoppiato rispetto al 2020 (+106%).

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