Il fatturato del settore è in continua espansione: nel 2008 ha totalizzato una raccolta di 47,5 miliardi, in crescita del 13%. Quest’anno si prevede un’ulteriore boom grazie ai giochi online
Tra i (pochi) settori che continuano a dimostrarsi assolutamente impermeabile ai rovesci dell’economia c’è sicuramente quello del gioco. Una realtà che conferma il proprio “appeal” nei confronti di un pubblico ormai sempre più attentamente studiato e conosciuto per abitudini e tipologia di gioco. L’assioma, il punto di partenza, è semplice. La passione antica per il gioco in Italia si è tramutata - soprattutto nel corso degli ultimi anni - in una consuetudine di acquisto: si compra con più facilità un prodotto che “promette”, almeno in prospettiva, una vincita in denaro. L’Osservatorio “Gioco & Giovani” creato da Nomisma - istituto che da oltre 25 anni svolge la propria funzione di osservatorio locale, nazionale e internazionale sui fenomeni economici - ha di recente raccolto, in un unico documento dal titolo “Il gioco in Italia: un mercato ad alto impatto sociale”, i dati salienti di uno studio interamente dedicato alle dinamiche economiche, sociali, tecnologiche e normative del settore. Uno dei dati che maggiormente dà il senso della crescita del gioco nel nostro Paese è, senza dubbio, quello relativo al numero dei “consumatori”, cioè degli acquirenti del “prodotto gioco”: circa 28 milioni di italiani, come riferisce lo studio di Nomisma. Ma qual è la molla che spinge questo esercito a investire risorse economiche nel gioco? La motivazione più ricorrente riguarda la speranza di vincere denaro: la logica è quella del massimo risultato con il minino sforzo, si cerca di spendere il meno possibile per raggiungere un jackpot capace di mutare la propria condizione economica (i giochi di riferimento potrebbero essere considerati il Lotto, il SuperEnalotto e le lotterie tradizionali e istantanee, ndr). “Una prospettiva così allettante - si legge nella ricerca - costituisce la ragione principale per tentare almeno una volta la fortuna”.
I nuovi giochi puntano a intrattenere
In molti casi i meccanismi di gioco, almeno quelli di ultima generazione, puntano a intrattenere (vedi i giochi di abilità online, primo fra tutti il poker o le scommesse sportive, ndr), esaltando la dimensione prettamente ludica: “Il gioco - riferiscono i ricercatori di Nomisma - può essere un’espressione secondaria di interessi, hobby e passioni e può coincidere con la partecipazione a eventi collettivi e aggregativi (…); inoltre - anche all’interno di piccole comunità e gruppi di riferimento - può divenire un rituale socializzante”. Attenzione però a considerare solo gli aspetti positivi. Il rovescio della medaglia, infatti, è costituito dall’idea - più diffusa di quanto non si creda - che il gioco d’azzardo rappresenti una perdita di soldi, o peggio, una strada spianata verso il problema della dipendenza. Sempre in considerazione dei potenziali rischi connessi al gioco è indicativo che il 19,1% dell’opinione pubblica dichiari di conoscere, tra amici e conoscenti, chi si è ritrovato in situazioni di grave difficoltà economica a causa del gioco.
Ma andiamo ai numeri chiave che fotografano un’industria in piena espansione. Si parte dal dato complessivo relativo al 2008: lo scorso anno il comparto dei giochi pubblici ha raccolto 47,5 miliardi di euro, con un incremento rispetto al 2007 del 13%.
Intanto però i mesi sono passati e l’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato ha reso noto l’andamento della raccolta aggiornata al mese di marzo 2009. Le new slot (320mila apparecchi collegati in rete distribuiti in circa 100mila esercizi pubblici) con i loro 2 miliardi di raccolta, confermano la loro “leadership”, continuando a rappresentare uno dei segmenti più vitali del comparto giochi, una realtà attesa ad un’ulteriore crescita. A marzo Gratta&Vinci e lotterie tradizionali hanno generato entrate per 888 milioni di euro: interessante notare come in particolare le “tradizionali” (si pensi, ad esempio. alla Lotteria Italia), grazie a una serie di interventi legislativi, abbiano manifestato incoraggianti segnali di ripresa.
Giochi a distanza in espansione
Nonostante i segnali di flessione complessiva, il Lotto ha fatto registrare a marzo 2009 una raccolta di 464 milioni di euro, seguito dal SuperEnalotto (202 milioni), dai giochi su base ippica (194 milioni), dal Bingo (128 milioni). Un capitolo a parte va scritto per due attività “sorvegliate speciali”, le scommesse sportive e i giochi di abilità, che stanno mostrando i muscoli nel segmento online.
La premessa riguarda, in primo luogo, l’andamento generale del gioco a distanza, passato da una raccolta di oltre 262 milioni di euro nel gennaio 2009, ai 270 milioni di febbraio, chiudendo a marzo con un fatturato superiore ai 317 milioni di euro (un record assoluto). Al termine del mese di marzo due sono state le indicazioni di fondo: la crescita della raccolta è rimasta costante (un elemento che in proiezione futura è stato confermato da diversi analisti del settore), mentre lo scontro per la supremazia sul mercato del web conferma - come accennato in precedenza - un “testa a testa” tra scommesse sportive e poker. Senza considerare l’avvio in forma ufficiale nel 2008, nel primo trimestre 2009 il Texas Hold’em sottoforma di torneo online è cresciuto esponenzialmente fino a superare - nel solo mese di marzo - i 182 milioni di euro. E le scommesse sportive a distanza, seguendo il proprio ritmo di crescita, a marzo hanno superato i 117 milioni di euro.
Sulla scorta di queste indicazioni, i tornei di Texas Hold’em hanno assunto una posizione dominante sul mercato dell’online, tanto da rappresentare oggi una fetta pari al 57,4% del totale, seguiti solo dalle già citate scommesse sportive, cui spetta nel periodo considerato un consistente 37%.
Nel 2009 53,8 miliardi di raccolta
Le conclusioni a cui giunge lo studio di Nomisma concordano nella sostanza con diverse analisi internazionali riguardanti il settore giochi: la crescita della raccolta sui cosiddetti “canali interattivi”, Internet su tutti, verrà favorita proprio dal successo del poker e, più in generale, degli skill games (giochi d’abilità), come testimonia il recente approdo sul mercato italiano di un colosso del calibro di King.com (che ha creato, inoltre, una partnership con Lottomatica). Complessivamente il 2009 sarà ancora un anno di crescita per alcuni segmenti. L’Osservatorio Gioco&Giovani stima che nel 2009 la raccolta raggiungerà 53,8 miliardi di euro (+13,3% rispetto al 2008), grazie al vero boom delle scommesse sportive e dei giochi di abilità online, oltre alle conferme dei segmenti più importanti (newslot e Gratta&Vinci soprattutto). A partire dal 2010, infine, Nomisma ha previsto un consolidamento delle dimensioni dell’industria del gioco: il segnale potrebbe essere fornito da un lieve rallentamento generalizzato, dovuto alla contrazione dei consumi dopo l’exploit 2009 e al ridistribuzione delle puntate tra i diversi segmenti di gioco.