Le ricerce sul debitore sono il punto di partenza del recupero del credito
Ma, a volte, è il gestore che deve recuperare il proprio denaro, nei confronti dei clienti quotidiani che si sono dileguati dopo aver lasciato al bar un lista interminabile di consumazioni, o dei clienti occasionali che si "dimenticano" di pagare il saldo di una festa o di un evento particolare.
Quella del debitore è una delle arti più antiche al mondo. Vediamo come combatterla.
La premessa è che non si può fare a meno di un legale. Fare da soli significa partire male e complicare la questione.
Il gestore potrà invece concordare con il proprio legale i modi e i tempi dell'azione esecutiva (cioè, dell'attività legale necessaria per riscuotere il credito), e, soprattutto, valutare se sia opportuno avviare la pratica, in base alla conoscenza della situazione patrimoniale del proprio debitore e alle concrete possibilità di successo.
La prima preoccupazione è dunque quella di informarsi sul debitore.
Se il debitore è una società o un imprenditore commerciale, è utile richiedere alla Camera di Commercio una visura camerale, documento che elenca i dati della società (la sede legale, chi è il legale rappresentante, chi sono i soci) e indica la sua eventuale operatività (attiva, in liquidazione, fallita).
La visura camerale serve, ad esempio, a smascherare i falsi legali rappresentanti, che si presentano a nomi di società per cui non sono affatto abilitati a contrattare.
Se il nostro debitore è una persona fisica, uno strumento di indagine assai potente (ma purtroppo spesso altrettanto costoso) sono le informazioni cosiddette "commerciali".
Più il credito è rilevante, e più avrà senso rivolgersi alle agenzie specializzate che raccolgono i dati su reperibilità (residenza e domicilio), situazione lavorativa (impiegato, autonomo, disoccupato, pensionato), eventuali protesti e situazione patrimoniale (fonti di reddito, conti correnti, crediti da riscuotere) del debitore.