Hotel in aeroporto non solo per affari

Ospitalità –

Il Movenpick di Stoccarda, grazie alla sua posizione tra la Fiera e lo scalo, va oltre la tradizionale clientela business con pacchetti pensati per i turisti

Altro che crocevia per fuggevoli apparizioni, gli aeroporti stanno diventando luoghi da vivere, dove fare shopping, parlare d'affari davanti a un piatto gourmet e magari concedersi una pausa benessere nella spa del vicino hotel. Quello di Stoccarda è un esempio, tanto da ospitare l'unico ristorante stellato Michelin all'interno di un'aerostazione, il Top Air Restaurant.

Una location strategica
Praticamente a ridosso dei padiglioni ultramoderni della nuova Fiera di Stoccarda, l'hub si trova anche a una cinquantina di metri da un nuovissimo Mövenpick, che riprende le linee e forme morbide e leggere della struttura aeroportuale.
Non è un caso che questo albergo, un quattro stelle che fa parte della nuova generazione di hotel firmati dal gruppo alberghiero svizzero, sia stato battezzato “airport hotel”. La sua location perfetta, a metà strada tra la zona arrivi dell'aereoporto e il polo fieristico (entrambi raggiungibili a piedi), dice già tutto sulla sua vocazione, soprattutto business.
D'altronde siamo nella capitale del Baden- Württemberg, una delle regioni locomotiva dell'Europa insieme a Catalogna, Lombardia e Rhône Alpes, e a due passi da un polo fieristico che si candida, almeno sulla carta, a giocare a livello continentale un ruolo strategico nel calamitare fiere di media taglia (con oltre 10mila mq di area multifunzionale nei padiglioni e un centro congressi di 40mila mq).

Un investimento da 50 milioni di euro
Insomma, le cosidette sinergie ci sono tutte anche se il nuovo Mövenpick, inaugurato lo scorso autunno e frutto di un investimento pari a 50 milioni di euro, vuole andare oltre la sua vocazione di elegante centro per uomini d'affari.
Lo si comprende immediatamente dalla cura degli interni (progettati da un team di architetti e designer coordinati da uno studio di Düsseldorf), con particolari e complementi da boutique hotel: dai battenti a forma di testa di leone delle porte, ai sontuosi lampadari in vetro di Murano della sala ristorante. Dai pomoli degli armadi in cristallo Swarovski alle tappezzerie nero barocco che rivestono le pareti delle camere.

Nulla è stato lasciato al caso e non si sono fatte economie anche quando si è trattato di studiare gli spazi: quelli extralarge delle camere deluxe (28-31 mq), dove i bagni sono affiancati alla zona notte senza soluzione di continuità, le aree comuni con l'arioso ristorante Trollinger (176 posti a sedere, cucina internazionale e regionale) o lo spazio lounge con tanto di camino, di fronte alla sala ristorante. Completano il bouquet gastronomico e ludico, due bar e una “leisure area” di 400 mq con sauna, bagno a vapore, cabine per massaggi e trattamenti cosmetici e un'ampia palestra.
Riguardo alla dotazione più strettamente business, si contano 16 sale multifunzionali per piccoli convegni e riunioni di lavoro in grado di accogliere fino a 500 persone.

Insomma, un pacchetto ricco di attrazioni ma modulabile in base al target. Attualmente, la clientela si suddivide tra gruppi (32%, incluso banqueting), corporate customers (30%), visitatori della vicina fiera (20%), personale di volo (10%) e leisure (8%).
Il tasso di occupazione è attualmente del 60%, ma il management sta lavorando su più fronti per incrementarlo. Quindi, accordi preferenziali con la Fiera di Stoccarda, aziende e compagnie aeree, organizzazione di eventi e pacchetti “leisure” per coppie e famiglie, in collaborazione con show e teatri della città. La politica tariffaria è flessibile e dipende dalla domanda e dal tasso di occupazione (attualmente il prezzo medio di una camera si aggira intorno ai 110 euro), con tariffe weekend molto competitive.

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