Estate 2021: com’è andata? Partecipa al sondaggio che dà voce ai protagonisti del fuoricasa

sondaggio LavoroTurismo bar
Foto di Matthias Böckel da Pixabay
LavoroTurismo lancia un nuovo sondaggio rivolto a imprenditori e lavoratori dell'hospitality per capire come hanno vissuto la seconda stagione estiva condizionata dall'emergenza Covid

Quella trascorsa è stata la seconda estate condizionata dall’emergenza sanitaria. Per tracciare un bilancio di come la stagione sia stata vissuta dal mondo dell’ospitalità torna il sondaggio di LavoroTurismo rivolto a tutti gli operatori del settore, imprenditori e lavoratori.

La nuova iniziativa, della quale Bargiornale, Ristoranti e Dolcegiornale sono media partner, intende dare continuità alla raccolta di informazioni avviata dal sito, punto di riferimento nella ricerca e offerta di lavoro nei comparti della ristorazione e del turismo, con quasi 6.000 aziende e 250.000 candidati registrati, in questi anni segnati dalla pandemia, per capire come gli operatori del comparto si stiano muovendo e rispondendo alla situazione, cosa pensano, quali siano gli umori, difficoltà e aspettative.

L’obiettivo è di disegnare un quadro reale della situazione sul campo, ma che emerga direttamente dalla voce dai protagonisti del mondo bar, della ristorazione, degli hotel e del turismo, a tutti i livelli. A questo scopo il sondaggio è strutturato in due diversi questionari, uno rivolto alle aziende, quindi agli imprenditori, e uno ai lavoratori (dipendenti e collaboratori), con domande differenziate per le due categorie, in modo da ottenere una visione dell’insieme, ma da due differenti prospettive.

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Una voce, quella degli operatori, spesso coperta da chi, e non sono pochi, crede di poter parlare a nome loro. E che invece è fondamentale ascoltare e far sentire per porre il mondo del lavoro nel fuoricasa all'attenzione della politica e della società, con informazioni reali.

Proprio perché tale quadro sia il più possibile completo, le domande spaziano su un ampio range di argomenti, dalla difficoltà di trovare lavoro o personale a come la situazione abbia inciso sulle condizioni e qualità del lavoro, dagli effetti sui compensi e fatturati al grado di rischio che si è disposti a correre pur di lavorare.

Tutti i dati ottenuti saranno elaborati dallo staff di LavoroTurismo con la collaborazione di esperti esterni saranno aggregate in un report e i risultati diffusi per un utilizzo libero e gratuito.

Il sondaggio sull'estate 2020

All’ultimo sondaggio, relativo all’estate 2020, hanno partecipato circa 1.500 lavoratori e 450 imprenditori. Per quanto riguarda i lavoratori, quasi la metà dei quali con oltre 10 anni o 20 anni di esperienza nel settore e rappresentati in modo omogeneo di tutte le aree professionali, era emerso un giudizio positivo sull’attenzione alle regole anti-Covid da parte dei datori di lavoro e dei clienti, anche se nei confronti di questi ultimi con valori inferiori rispetto a quelli riscontrati per le aziende.

Un po’ meno positivo il giudizio sulle condizioni di lavoro: quasi la metà di loro ha lavorato più di 9 ore al giorno, un quarto non ha avuto il giorno libero, e oltre il 55% ha guadagnato meno, lavorando le stesse ore di lavoro, rispetto a esperienze precedenti. Dal sondaggio emerge anche che i lavori hanno compreso le difficoltà indotte dal particolare contesto, che ha portato a una riduzione dei costi sul personale, non a caso oltre i 2/3 hanno dichiarato di non essersi sentiti sfruttati, segno di una condivisione delle difficoltà vissute anche dagli imprenditori.

Anche per quanto riguarda gli imprenditori, il panel ha offerto un quadro ben diversificato delle tipologie di aziende del settore, sia in termini di attività, con una preponderanza di hotel, bar e ristoranti, sia di dimensioni, con una preponderanza in questo caso di piccole (46%), medie (25%) e molto piccole (23%) realtà.

Quasi l’85% ha registrato un calo medio del fatturato del 30%, anche se per leggere il dato correttamente occorre precisare che al sondaggio hanno partecipato molte aziende con apertura annuale (63%), che hanno pesantemente risentito delle chiusure nella prima parte dell’anno, mentre le realtà stagionali hanno registrato situazioni meno drammatiche. Il 65% delle aziende ha assunto meno personale rispetto agli anni precedenti, dato determinato dalla forte incertezza in fase di avvio della stagione, non compensato in modo adeguato, poi, dalle assunzioni “in corsa”, in particolare nei mesi di luglio e agosto. Proprio in questi due mesi quasi un 15% delle aziende ha segnalato grandi difficoltà nel reperimento di personale. Difficoltà che hanno riguardato in particolare il personale di sala bar, servizi di pulizie e cucina.

LEGGI IL REPORT COMPLETO SULL’ESTATE 2020

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