Cala l’attività congressuale: -4,17%

Ricerche –

Uno studio dell’Oci conferma una netta flessione del settore nel 2006. Aumentano invece i piccoli eventi

L'attività congressuale (per definizione i convegni oltre i 50 partecipanti) svolta in Italia nel 2006 è stata notevole: sono stati ospitati in tutto 102.519 eventi (congressi, convention, riunioni, seminari, meeting) e 19.246.088 congressisti che hanno accumulato 32.182.722 giornate di presenza.

Bene gli eventi internazionali, male quelli nazionali
Questi i dati tratti dall'Osservatorio congressuale italiano (Oci) per conto del Convention Bureau di Rimini e di “Meeting e congressi”. Tale livello di attività è tuttavia inferiore del 4,17% rispetto alle presenze congressuali registrate nel 2005, a causa della progressiva riduzione della dimensione degli eventi, in atto da diversi anni, ma anche per un fattore specifico emerso per la prima volta nel 2006: la debolezza della domanda congressuale d'origine interna (-6,12%). Gli eventi internazionali ospitati in Italia sono però aumentati del 2,13% e hanno in parte compensato i segni negativi della domanda domestica. L'incremento dei congressi internazionali ha favorito anche quello della durata media degli eventi con riflessi meno negativi sul numero di pernottamenti.
 
Aumenta il peso dei microconvegni
Il dato negativo del 2006 non può però essere valutato in maniera corretta se non si tiene conto del processo di riduzione tendenziale della dimensione degli eventi che caratterizza il mercato congressuale a livello mondiale. Fenomeno che determina un progressivo spostamento verso il basso della struttura dimensionale della domanda e che fa aumentare il peso relativo degli eventi con meno di 50 partecipanti. Per quanto riguarda infatti i convegni con meno di 50 partecipanti, in Italia nel 2006 ci sono stati ben 165.187 incontri, con incremento del 16,38% rispetto al 2005 . Questo dato conferma i cambiamenti in atto nell'intero comparto: l'attività congressuale in senso stretto risulta quindi stazionaria o addirittura in calo, ma i microeventi continuano a crescere di numero.
 
Alberghi e palacongressi in difficoltà

Per quanto riguarda l'attività delle diverse strutture, gli alberghi italiani hanno ospitato nel 2006 più di 85.000 eventi con più di 50 presenze, ben l'83% del mercato congressuale italiano complessivo, anche se la quota dei partecipanti risulta invece decisamente inferiore ed è pari al 58%. Le strutture congressuali extra-alberghiere (palacongressi, residenze storiche e altre sedi) nel loro complesso hanno invece totalizzato invece il 42% dei partecipanti con 8 milioni di congressisti ospitati durante lo svolgimento di 17 mila eventi, cioè il 17% degli incontri complessivi. L'albergo quindi, nonostante un calo dei convegni del 3,68% rispetto al 2006, si conferma la principale tipologia di sede congressuale. Il segmento specializzato (palacongressi) dell'offerta riveste ancora un ruolo minoritario: in queste sedi sono ospitati solo l'8% dei congressisti complessivi, con una drastica diminuzione del numero degli eventi (-21%) rispetto al 2006. Tale risultato evidenzia ancora una volta la carenza strutturale dell'offerta congressuale italiana in cui le aziende congressuali specializzate hanno ancora quote di mercato molto basse. In questo contesto, nel corso del 2006 le cosiddette altre sedi congressuali (sale cinematografiche, teatrali, universitarie, aziendali) acquistano sempre di più un peso rilevante e si aggiudicano oltre il 31% del totale partecipanti, facendo anche segnare un +0,35% del numero dei congressi.

Lascia un commento

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome