Febbraio conferma la crescita dei consumi di bevande iniziata nel primo mese dell’anno, ma anche l’andamento più stentato del mercato food. Se è ancora presto per parlare di ripresa, sono incoraggianti i segnali che emergono dalla lettura dei dati del report del mercato del fuori casa relativo a febbraio, elaborato dalla società di ricerche Formind incrociando i dati di consumo, raccolti nei singoli punti vendita con lo strumento Mindforhoreca, e le preferenze dei consumatori, monitorate attraverso le indagini de La Piramide dei Consumi.
A febbraio i consumi di bevande hanno registrato una buona crescita, sia in termini di volumi sia a valore, pari, rispettivamente, a +1,74% e +3,09% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. A calmare ogni eccesso di entusiasmo è la considerazione che febbraio 2015 era stato un anno piuttosto piatto, nel senso che il mercato beverage era rimasto sostanzialmente sugli stessi valori di 12 mesi prima. Tuttavia, l’elemento positivo è che il segno più segue a quello del mese precedente e, soprattutto, che l’incremento dei consumi ha interessato tutta la Penisola. E qui arriva un’altra buona notizia: le migliori performance sono state riscontrate nelle regioni meridionali, anche in questo caso in linea con il trend del mese precedente, quelle che per tutto il 2015 avevano manifestato i maggiori segnali di sofferenza.
L’andamento positivo ha interessato tutti i sottocanali, con il bar che ha registrato una performance del +1,40% a volume, ma ancora meglio ha fatto la ristorazione con un +2,5% a volume e un +3,60% a valore. Tra le tipologie di prodotto, spicca l’incremento del consumo di birra, soprattutto in fusti.
Più stentato l’andamento del mercato food che, dopo la caduta del mese precedente, è tornato comunque a mostrare il segno positivo: 0,10% a volume e 0,60% a valore. A trainare la risalita le pizzerie, ma da sottolineare anche la crescita, seppur debole, della ristorazione classica.