Proponiamo integralmente alcuni dei contributi delle professioniste interpellate per la realizzazione dell’articolo “Vi fidereste di una barista?” pubblicato sul numero di marzo di Bargiornale. La parola a chi ha trovato la propria realizzazione oltre frontiera.
Marzia Viotti è formatrice certificata Aicaf, dal 29 marzo Ast di Sca e responsabile training Sevengrams UK; lavora a Londra al Coffee Studio 7Gr 1 a Shoredicht e nel nuovo locale da poco aperto a Stockwell, dove è presente una sala training attrezzata. Nei locali si offrono miscele classiche italiane ed è in fase di elaborazione una miscela specialty pensata per il mercato londinese: un caffè rotondo con le componenti di acidità, amarezza e dolcezza ben bilanciate.
«Il vantaggio di lavorare in un mercato come quello londinese è che il consumatore non ha l’abitudine, prettamente italiana, legata a un marchio o a un gusto ben definito – racconta -, quindi non si stupisce se il giorno prima gli offri un Etiopia naturale che sa di frutta matura, dolce e il giorno dopo proponi un Guatemala lavato con note floreali e acidità elevata».
Come mai hai deciso di andare oltre Manica? «La forza maggiore di Londra sta nel riconoscere le competenze delle persone al di fuori del genere. In Italia mi sono scontrata con i pregiudizi anche laddove c’erano donne al comando: è un problema culturale e sociale. Il mio stipendio era inferiore a quello di un uomo con la stessa qualifica; ora è superiore ai colleghi perché ho un ruolo con maggiori responsabilità. Ancora: in Italia se decidi di avere un bambino non puoi fare a meno di chiedere il maggiore supporto possibile soprattutto alla famiglia, perché le aziende non ti vengono incontro; al contrario al Coffee Studio 7Gr gli orari sono flessibili e mi permettono di conciliare il lavoro con la cura di mio figlio».
Voglia di tornare? «No, voglio andare avanti e non piegarmi a compromessi».