Maestri Espresso Junior, adesioni record e podio in rosa

Da sinistra: Arianna Massari, Nayma Diomedi e Giorgia Baudino
Da sinistra: Arianna Massari, Nayma Diomedi e Giorgia Baudino
Gli studenti sono tornati a sfidarsi in presenza al Mumac. L’edizione 2023 ha avuto 56 istituti iscritti e più di mille partecipanti.

È tornato in presenza (dopo due anni di svolgimento online) presso il Mumac a Binasco (MI) il concorso Maestri dell’Espresso Junior, promosso da illycaffè e Gruppo Cimbali e rivolto ai giovani talenti della caffetteria che frequentano le classi quarte degli istituti alberghieri. La 31a edizione ha visto la partecipazione record di 56 istituti (16 hanno partecipato per la prima volta, di cui due sono arrivati in finale) e più di mille partecipanti. Ai vertici della competizione si sono posizionate tre studentesse.

La vittoria è andata a Nayma Diomedi dell’Istituto Einstein Nebbia di Loreto (Ancona) accompagnata dal professore Alex Orologio che vinse a sua volta nel 2009 in qualità di studente dell’Istituto Alberghiero “Panzini” di Senigallia (An). Il loro viaggio verso Milano è stata una vera odissea: «abbiamo fatto più di 500 chilometri a vuoto, ci siamo fermati a Forlì: più in là non si riusciva ad andare - raconta Nayma -. Così abbiamo deciso di prendere il treno per Roma e da lì partire per Milano in aereo. Siamo arrivati alle 11 di sera e solo questa mattina,  poche ore prima dall’avvio del concorso, ho potuto provare le macchine. Fortunatamente nel corso della mia prova sono riuscita a trovare rapidamente la macinatura perfetta; so di avere scaldato un po’ troppo il latte, ma globalmente i cappuccini sono venuti bene. Per il resto sono stata molto attenta ai  particolari e probabilmente questo mi ha permesso di vincere: i dettagli fanno la differenza». La preparazione è durata più mesi e ha richiesto molto impegno, ma non le è pesato: l’ha fatto per la sua crescita personale. Il suo Istituto ha già vinto questo concorso, dunque le apparecchiature sono di buona qualità; quella nuova, da poco meritata, vorrebbe andasse in un’ala della scuola che è più sfornita di macchine. Il suo sogno per domani: aprire un proprio locale, in cui portare la sua passione per il caffè, ma anche per la cucina.

Seconda si è classificata Giorgia Baudino dell’Istituto Paire di Barge (Cuneo), accompagnata dal professore Davide Oglietti, che l’ha supportata in una preparazione durata parecchi mesi. «Durante la mia prova, la concentrazione si univa all’ansia (che era tanta) - racconta - così ho fatto leva sulla mia decisione, sfruttando al massimo le mie potenzialità e questo mi ha permesso di dare il meglio. Mi piace molto tutto il mondo del caffè: dalla tostatura all’erogazione di un espresso perfetto, alla montatura del latte; mi piacerebbe continuare in questo settore». Suggerisci ad altri di fare questo percorso impegnativo? «Certamente sì: forma molto, fa capire la lunga filiera che c’è dietro la preparazione al banco bar e la mentalità che si deve avere. Nonostante si viva una competizione non c’è rivalità: siamo tutti sullo stesso livello, ci aiutiamo, c’è un bel legame. Lo consiglio per fare nuove amicizie e mettersi in gioco». 

Alla sessione del mattino, che ha visto i concorrenti confrontarsi sulla verifica dello stato di funzionamento dell’attrezzatura, sul settaggio della macinatura, sulla preparazione di alcune bevande e su una prova di degustazione, se ne è aggiunta una nuova, pomeridiana. Agli studenti è chiesto di preparare una ricetta a base di caffè espresso e di bevanda vegetale (la fornitura è messa a disposizione dal partner Alpro), valutata dai giornalisti in giuria in base all’utilizzo degli ingredienti, all’esposizione della ricetta, all’originalità della proposta e all’estetica della presentazione. 

Ha vinto il premio speciale della giuria giornalisti Arianna Massari dell’Istituto Carlo Porta di Milano, accompagnata dal professore Antonio Grillo. Ha presentato il cocktail alcolico oriGINal express, composto da 65 ml di Londron dry gin aromatizzato alla nocciola, 50 ml caffè alla cannella (estratto ponendo nel portrafiltro il macinato e la cannella) mixati e versati in una coppetta; il tutto sovrastato da bevanda soja Alpro con sciroppo di sambuco; in superficie cacao in polvere. Si è subito fatta notare per l’attenzione e la cura nel set up e la sicurezza. Ci racconta infatti che la cosa che più le è piaciuta della sua prova è stata «l’avere vinto la tensione: via via che procedeva la preparazione mi sono sciolta e ho spiegato ciò che stavo preparando. Mi ero preparata su tanti argomenti e ho saputo rispondere alle domande dei giornalisti. Posso dire che questo era il premio che volevo, perché unisce due mie passioni: il caffè e la mixology. Il mio professore è molto bravo, si impegna sempre tanto e sono contenta che mi abbia introdotto in questo concorso. Se oggi sono qui devo ringraziare lui ed anche la mia passione, la mia voglia di farcela». 

Contenti di essere di nuovo in presenza nonché del clima positivo e dell’ottima partecipazione gli organizzatori. In ciò Moreno Faina, direttore dell’Università del Caffè, vede la risposta a un contesto come l’attuale in cui la formazione assume un ruolo sempre più centrale nella preparazione di  ragazzi che si affacciano a un mondo del lavoro che chiede competenze professionali e capacità di distinguersi. Il record di iscritti di questa edizione, osserva «riconosce l’importanza della collaborazione scuola-impresa nell’acquisizione di nuove esperienze per la crescita professionale dei ragazzi».

Silvia VercellatiMumac Academy manager di Gruppo Cimbali, nell’esperienza da poco conclusa vede confermato il ruolo di ingrediente centrale della formazione per un percorso professionale di successo «e Mumac Academy è orgogliosa di contribuire attivamente a creare i giovani talenti di domani. Il concorso è un’esperienza che forma e accompagna studenti e docenti nel corso di un intero anno scolastico. Partecipare a un progetto come questo significa mettersi alla prova, prepararsi, studiare, allenarsi: per gli studenti spesso la consapevolezza di ciò che si è in grado di fare e dei risultati che si possono ottenere con l’impegno è il premio più grande».

I premi di Maestri dell’Espresso Junior permettono ai vincitori di ricevere una formazione più specialistica nel mondo della caffetteria. Il vincitore del 31° concorso di Maestri dell’Espresso Junior si è aggiudicato uno stage alla illycaffè a Trieste mentre il 2° classificato ha vinto la partecipazione al corso di Maestro Barista all’Università del Caffè di Trieste. Al vincitore del Premio Giornalisti è stata conferita una targa di riconoscimento. I primi due istituti classificati, inoltre, hanno ricevuto una fornitura illycaffè e una delle attrezzature a marchio Cimbali a scelta tra una macchina espresso o tre macinadosatori. 

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