Generations Program e certificazioni, l’impegno Julius Meinl

Julius Meinl Belvedere Blend
Dalla Colombia all’Uganda un aiuto concreto ai produttori; presentate le tre nuove miscele per l’horeca nello stabilimento di Vicenza.

Innovazione, ricerca e alta qualità sono da sempre il filo conduttore dell’attività di Julius Meinl, valori ai quali negli ultimi anni si è unito una decisa attenzione e l’impegno nei confronti della sostenibilità, intesa nelle sue valenze ambientale, sociale ed economica lungo tutta la filiera.

Questi valori sono stati il tema dominante della presentazione delle tre nuove miscele certificate Bio e Fairtrade per il canale horeca presso lo stabilimento di Vicenza, dove viene lavorato l’87% circa del caffè del marchio, grazie all’innovativa tecnologia per la pulizia e la tostatura dei chicchi provenienti da tutto il mondo. In apertura dell’incontro, Andreas Hosp, amministratore delegato Italia ha sottolineato l’impegno dell’Azienda che lo scorso anno ha festeggiato 160 anni e ricevuto il premio del Camaleonte, la Guida dei caffè e delle torrefazioni d’Italia 2022, quale Torrefazione dell’anno insieme a riconoscimenti per alcune sue miscele: uno stimolo per tutta la squadra a lavorare sempre meglio. Da parte sua, Andreea Postolache, responsabile marketing e product global director, ha sottolineato l’attenzione e l’appoggio nei confronti dei coltivatori che oggi assicura con la certificazione Fairtrade, ma che dal 2018 promuove in Colombia, dove oggi sono coinvolti 200 produttori, e da poco ha avviato in Uganda il progetto Julius Meinl Generations Program, che si pone quale obiettivo la creazione di relazioni a lungo termine con i coltivatori e le comunità locali, fornendo loro le risorse e le conoscenze per avviare attività sostenibili, che si possano tramandare tra le generazioni. Il brand ambassador Jacopo Indelicato ha spiegato le peculiarità delle tre miscele, che con la loro doppia certificazione si rivolgono all’operatore che si vuole distinguere per la qualità della sua offerta, nonché la sostenibilità che la accompagna, un aspetto sempre più considerato dal consumatore finale.

Le tre nuove referenze si ispirano alla cultura e al patrimonio delle caffetterie viennesi; così Belvedere Blend una miscela 100% Arabica con caffè del Nicaragua e dell’Honduras è ispirata al museo Belvedere, che si trova accanto ad uno dei giardini in stile francese fra i più rilevanti da un punto di vista storico Europeo. Gloriette Gold, dalla sensazione piacevole e vellutata in bocca, celebra Gloriette, un edificio monumentale barocco del 1775 che offre una vista unica sulla città e sul circostante Bosco Viennese.

Infine Danube Delight, una miscela ricca e intensa, bilanciata da note di cioccolato fondente con sentori di noce moscata e un tocco di pepe nero, è dedicata al fiume che attraversa la città di Vienna.  Francesca Maffioli, fondatrice socia di Locanda Design ha mostrato le caratteristiche dei nuovi design, che in etichetta mostrano un disegno della raccolta manuale del caffè realizzato  dall’illustratore americano Steven Noble.

Angelo Tortorella, product & account manager Italia di Fairtrade, ha sottolineato l’importanza di un sistema di certificazione che assicura al produttore un compenso equo; nelle sue diverse attività sono 1,9 milioni gli agricoltori coinvolti, di cui 870mila nel settore del caffè, organizzati in 672 cooperative, con una produzione nel 2021 di 900mila tonnellate e un premio di 82 milioni di euro. Attualmente in Italia sono 77 le aziende che hanno scelto questa certificazione, lavorando più di 2mila tonnellate di prodotto e generando un premio di più di 300mila euro.

È stata poi la volta di Alessandro Rettore, responsabile della produzione Italia e Gruppo, che ha sottolineato l’impegno per la parità di genere in Julus Meinl che prosegue da qualche anno e dà buoni risultati. Sul fronte caffè, ad oggi sono 17mila le tonnellate di caffè crudo lavorate ogni anno, di cui il 20% è certificato; l’impegno è di arrivare entro il 2025 al 75%; inoltre, a breve verranno presentate le capsule compostabili per il mercato professionale, mentre prosegue l’impegno per la riduzione dei consumi energetici, dalla dotazione di pannelli solari a impianti per il recupero e il riutilizzo del calore.

Lo chef del ristorante L’imbuto di Lucca, 1 stella Michelin, Cristiano Tomei dal 2017 propone ai suoi ospiti i caffè The Originals e collabora con Julius Meinl, realizzando piatti in cui il caffè è un ingrediente importante. Un piatto elaborato per l’occasione è stato Falafel di lenticchie e caffè  con erbe selvatiche e in chiusura i dolci di tre pasticceri Ampi abbinati alle nuove miscele: a Danube Delight, Roberto Cosmo ha abbinato Danube Mignon, con tre strati di crema profumati al caffè e strati al cioccolato fondente monorigine Messico 68%.  Riccardo Ferracina una ganace al cioccola con bisquit al cioccolato senza farina lavorato in infusione a freddo con la miscela Belvedere; infine Lucca Cantarin una frolla con con creme brulèe al caffè, mousse al cioccolato e glassa.

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