Da Lavazza una nuova coffee experience con il kit di ripartenza

Ai baristi piace il box con materiali di servizio e un’agile brochure con tanti consigli pratici per dare nuova socialità e piacere al rito più amato degli italiani, l’espresso al bar

Il contenuto del kit di Lavazza

Da qualche giorno si trovano online foto di baristi e ristoratori soddisfatti che indossano i grembiuli o mostrano ciò che più li ha colpiti dell’aiuto concreto che Lavazza ha inviato ai propri clienti, oltre 10mila locali: un kit di ripartenza con suggerimenti, spunti e materiali per ricominciare nel migliore dei modi. Le ricerche di mercato hanno evidenziato che tra i primi desideri degli italiani durante la chiusura forzata dei locali c’era un ritorno al bar per incontrare l’amico barista e bere un buon espresso.

Igor Nuzzi, regional director Italia e Svizzera del Gruppo Lavazza
Igor Nuzzi, regional director Italia e Svizzera del Gruppo Lavazza

Così Lavazza ha deciso di ripartire dal caffè in modo nuovo: «vogliamo che i nostri partner possano ripartire in sicurezza e nel migliore dei modi, senza sentirsi soli - ha affermato Igor Nuzzi, regional director Italia e Svizzera del Gruppo -. Per questo ci siamo sentiti in dovere di stare loro accanto, fornendo una serie di strumenti semplici e concreti per supportarli nella ripartenza del business e per ribadire la nostra vicinanza». Su ogni elemento, dai materiali di servizio agli strumenti di comunicazione, campeggia il claim Distanti il giusto, uniti nel gusto, che riassume in modo piacevole ed efficace la nuova normalità fatta di attenzioni ai particolari che devono trasmettere sicurezza e una buona dose di spensieratezza: per riconquistare e fidelizzare una clientela rimasta a lungo lontana e restituire al momento del caffè al bar quella ritualità e quella socialità che da sempre lo rendono un piacere irrinunciabile per tutti gli italiani. Di qui un’altra scritta che spicca con i suoi colori dell’arcobaleno: Berntornata Italia.

Gli argomenti trattati nella brochure
Gli argomenti trattati nella brochure

All’interno della scatola si sono trovati grembiiuli, veletta per la rivendita, bicchieri e palettine per il take away, materiali per comunicare e una brochure con consigli semplici e molto pratici, che offrono dei riferimenti certi al barista, per renderlo più sicuro e positivo alla riapertura. Di nuovo l’iride caratterizza i diversi punti trattati: dal rosso di igiene e pulizia al violetto di comunica l’apertura, passando per distanze sociali, senso di vicinanza, senso di fiducia, contactless e bisogno di leggerezza. Al loro interno l’aspetto umano gioca un ruolo molto importante: Scalda ciò che le distanze raffreddano, è un invito rivolto ai baristi che sono chiamati a colmare la mancanza di un contatto fisico con un maggiore spazio dato alle parole, da curare più di un tempo per favorire un senso di vicinanza. E ancora, l’importanza di fornire più servizi e proposte a un cliente che probabilmente si sposterà meno che in precedenza e che potrà approfittare di una nuova offerta del locale (in primo luogo di buon caffè) per il consumo casalingo; l’utilità di offrire soluzioni di pagamento alternative al contante e soprattutto di vincere l’iniziale diffidenza dell’ospite contribuendo alla sua distensione ed evasione, ad esempio con un piacevole sottofondo musicale.

Non viene dimenticato quello strumento importante per mantenere vivo il contatto tra il bar e il cliente, che è la comunicazione social, attraverso numerose grafiche a disposizione dei baristi per personalizzare i post. Tutto questo, per dare nuova centralità e unire solo il piacere al rito del caffè al bar e «salvaguardare il valore “sociale” che il tuo locale, unito al caffè Lavazza, rappresenta per milioni di italiani».

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