Con illy il caffè si fa etico

L'attenzione all'ambiente di illycaffè prevede il raggiungimento della Carbon Neutrality entro il 2033.

chicchi di caffè da tostare per il Blend 100% Arabica illy

L’impegno di illycaffè a fianco dei produttori nell’adozione di pratiche corrette in vista del target della carbon neutrality.

La Carbon Neutrality è l’obiettivo che illycaffè si è impegnata a raggiungere entro il 2033, l’anno del suo centenario: un passaggio fondamentale per l’azienda e il suo impegno nella lotta contro il cambiamento climatico. «La sostenibilità per illycaffè non è una scelta recente, ma accompagna la sua storia da sempre, fa parte del suo Dna - afferma Roberto Morelli, Chief Marketing Officer -. Ha preso il via in anni lontani, quando Ernesto Illy per primo ebbe la visione di un approccio nuovo con i coltivatori, andando oltre il caffè inteso come commodity, per creare con loro un rapporto diretto, una collaborazione e riconoscendo il giusto prezzo d’acquisto. Da allora, viene infatti riconosciuto un premium price a fronte dell’alta qualità del prodotto, che può essere superiore al prezzo di mercato di circa il 30%. Alla sostenibilità sociale ed economica si aggiunge quella ambientale, con pratiche agronomiche rispettose dell’ambiente. Questo percorso che prosegue da anni ha portato lo scorso anno a cambiare lo statuto della società, che da Spa è diventata Benefit: le imprese che la scelgono perseguono finalità di benefici comuni come il benessere delle persone e la sostenibilità ambientale. Per noi è un obiettivo raggiunto molto importante».
L’impegno prosegue e si allarga all’operatore e al consumatore finale con #Onemakesthedifference: un manifesto di sostenibilità che prevede lo sviluppo di prodotti in grado di offrire una risposta ai bisogni dei consumatori con minore utilizzo di risorse materiali ed energetiche, dunque con un impatto ambientale contenuto. Il programma ha preso il via con i bicchieri take away monouso e riciclabili che lo scorso anno hanno ricevuto l’European Carton Excellence Award e che consentiranno una riduzione dell’uso di plastica pari a più di 175 tonnellate l’anno.
A questi è seguita la macchina da caffè X1 Anniversary E.S.E. & Ground che unisce due sistemi di preparazione, le cialde in carta Ese, che lo scorso anno hanno ottenuto la definizione ufficiale di compostabile, e il caffè macinato, per ridurre al minimo l’impatto ambientale. È inoltre dotata della tecnologia fast heating che permette alla macchina di erogare in qualsiasi momento caffè, vapore e acqua calda senza necessitare dei tempi di attesa legati al raggiungimento della corretta temperatura ed entrando automaticamente in stand by dopo ogni erogazione.

«Quello che ci attende è un cammino lungo e complesso. Invitiamo tutti gli attori della lunga filiera del caffè, compresi il barista e il consumatore finale, a unirsi ad esso - conclude Roberto Morelli -. La somma di tanti piccoli comportamenti virtuosi quotidiani genera nel tempo un risultato che può essere di grande valore». *

Intervista a Roberto Morelli, Chief Marketing Officer illy

Il rispetto dei principi di etica ambientale è un obiettivo irrinunciabile per un’azienda?
Lo è per illy e auspichiamo si diffonda sempre più tra i torrefattori e non solo. L’attenzione all’ambiente è presente da sempre nella nostra cultura di business, nel nostro Dna. Anche gli operatori e i loro clienti si mostrano sensibili alla salute del pianeta e chiedono prodotti in grado di salvaguardarla lungo tutta la filiera, sino ad arrivare al bicchiere in materiale riciclabile. Fino a 5-10 anni fa non era così frequente sentirsi fare domande sulla composizione e lo smaltimento di un bicchiere monouso o sul risparmio energetico di una macchina espresso, legato non tanto a una questione di costi, ma di gestione oculata delle risorse. È un cammino virtuoso che stiamo facendo insieme.

Con quale percorso volete raggiungere la Carbon Neutrality?
Da tempo ci siamo dati l’obiettivo di raggiungere la piena neutralità climatica nel 2033, anno del centenario di illycaffè. Si tratta di un cammino complesso e positivamente visionario: le ricerche che stiamo conducendo evidenziano che, all’interno della filiera del caffè, l’ultimo miglio (il percorso dalla tostatura al servizio di un caffè) incide poco più del 36%. Il rimanente 64% è legato all’attività di coltivazione, all’utilizzo dei macchinari, al sistema delle acque, ai trasporti. Vogliamo farci carico di tutta la filiera. Così stiamo lavorando con i produttori per migliorare le pratiche agronomiche: il nostro presidente Andrea Illy ha lavorato più di un anno allo studio della Virtuosus Agriculture, un progetto trasformativo delle pratiche agronomiche con importanti ricadute non solo nell’ambito del caffè, e con un approccio innovativo che può essere di grande beneficio per il settore agricolo in generale.

Come avete gestito l’emergenza Covid?
La nostra scelta è stata di essere vicini al cliente al fine di cogliere le sue difficoltà e dargli un aiuto. Abbiamo organizzato numerosi webinar che hanno analizzato la particolare situazione e suggerito strumenti per comprenderla e affrontarla. Ad esempio, si è parlato di norme sanitarie, di come portare il più possibile il bar al di fuori del locale per adeguare il più possibile l’attività alla “nuova normalità”. È un affiancamento che prosegue ancora oggi e che guarda al futuro con fiducia.

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