Sanpellegrino rafforza l’impegno nella sostenibilità

Il gruppo ha ottenuto la certificazione Aws per l'uso sostenibile dell'acqua per il sito di Ruspino e ha fissato nuovi target per diventare sempre più green

Sanpellegrino
Il gruppo ha ottenuto la certificazione Aws per l'uso sostenibile dell'acqua per il sito di Ruspino e ha fissato nuovi target per diventare sempre più green

Sanpellegrino consegue un altro importante target nel cammino finalizzato a rendere le sue attività sempre più sostenibili (leggi La sostenibilità al centro delle strategie di crescita di Sanpellegrino). Il Gruppo, tra i principali operatori italiani nel settore delle acque minerali e dei soft drink, ha ottenuto la certificazione Aws (Alliance for Water Stewardship), per lo stabilimento di Ruspino dove viene imbottigliata l’acqua minerale S.Pellegrino. Si tratta di un grande risultato, in quanto la certificazione Aws rappresenta il primo standard mondiale per l’utilizzo responsabile e sostenibile dell’acqua da parte di imprese e comunità.

Il raggiungimento della certificazione premia l’attenzione che da sempre il sito bergamasco ha rivolto alla gestione attenta della preziosa risorsa e che solo nell’ultimo anno ha permesso di risparmiare oltre 133 milioni di litri di acqua nei processi produttivi. Un riconoscimento che, più in generale, premia gli sforzi del Gruppo verso un futuro, ma anche un presente più green e la centralità assunta dalle tematiche ambientali nelle sue strategie di crescita, tanto da aver creato un’apposita divisione dedicata a questi aspetti (leggi Sanpellegrino nomina Fabiana Marchini Head of sustainability).

Risultati e nuovi target

Impegno che si concretizza in progetti orientati alla riduzione, al riutilizzo e al riciclo dell'acqua impiegata in tutte le attività produttive. E che stanno portando notevoli risultati: basta pensare che negli ultimi 3 anni il Gruppo ha risparmiato 234 milioni di litri di acqua, riducendo anche il consumo medio per litro di acqua imbottigliato, pari oggi a 1,60 litri, contro gli 1,70 litri registrati nel 2018.

In tale contesto, la certificazione del sito di Ruspino non rappresenta un unicum, in quanto il Gruppo ha in programma di certificare tutti i suoi stabilimenti. È stato infatti già avviato l’iter per quello di Acqua Panna a Scarperia (Firenze), con la certificazione attesa nel corso di quest’anno, mentre nel 2022 sarà la volta del sito produttivo di Levissima a Cepina Valdisotto, in Valtellina, e l’anno successivo di quello di San Giorgio in Bosco (Padova), dove vengono imbottigliate le Bibite Sanpellegrino e gli aperitivi analcolici.

Un laboratorio a “cielo aperto” sulla biodiversità

Insieme alla tutela della risorsa il Gruppo ha messo in campi anche progetti per preservare la biodiversità nelle aree dove opera. Per esempio, lo scorso anno, la tenuta toscana medicea dove sgorga e viene imbottigliata Acqua Panna, un’are nella quale è vietata ogni attività, è stata trasformata in un laboratorio a “cielo aperto” sulla biodiversità, dove ricercatori universitari ed esperti si recano per monitorare e censire il territorio protetto. Un progetto realizzato dall’azienda con il supporto di Federparchi (Federazione italiana dei parchi e delle riserve naturali), intende raccogliere dati di ricerca, da condividere con la comunità scientifica nazionale e internazionale, a favore della sostenibilità ambientale e della lotta ai cambiamenti climatici.

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