La sostenibilità al centro delle strategie di crescita di Sanpellegrino

Sanpellegrino sostenibilità

La riduzione dell’impatto ambientale, a partire da un’accorta gestione dell’acqua, sempre più al centro delle strategie di crescita di Sanpellegrino. A testimoniarlo il nuovo report di sostenibilità del Gruppo, che illustra le attività messe in campo a tutela dell’ambiente, per promuovere una crescita sostenibile e la creazione di valore che sia anche fonte di benessere per le comunità dove si opera.

The Future we Share, questo il nome dello studio, evidenzia l’impegno di Sanpellegrino sul fronte ambientale, con la particolare attenzione data alla salvaguardia delle risorse idriche. L’azienda gestisce il ciclo industriale dell’acqua mantenendo costante l’equilibrio tra prelievo e ricostituzione della falda e riducendo progressivamente l’impronta ecologica sui territori. Impegno che si riflette anche nel conseguimento della certificazione Aws (Alliance for Water Stewardship) che premia il modo con cui le imprese si prendono cura della risorsa attraverso il rispetto del bilancio idrico, la condivisione di conoscenze e la collaborazione con il territorio per preservare e migliorare la qualità dell’acqua disponibile e delle aree circostanti. Lo scorso anno il Gruppo ha concluso l’iter di certificazione del sito produttivo Nestlé Vera di Santo Stefano Quisquina in Sicilia, mentre gli stabilimenti lombardi e toscani dove si imbottigliano, rispettivamente, S.Pellegrino e Acqua Panna otterranno la certificazione tra la fine di questo e l’inizio del prossimo anno. Non meno importanti i risultati ottenuti grazie alla continua ottimizzazione dei processi, che, sempre nel 2019, hanno permesso di risparmiare 307 milioni di litri di acqua, con un utilizzo di 0,6 l per ogni litro imbottigliato, a fronte di 0,7 l del 2018. .

Ridurre l’impatto del packaging

Importante anche l’impegno di Sanpellegrino nella riduzione dell’impatto del packacing, che viene portato avanti a monte e a valle della filiera: nel primo caso attraverso gli investimenti nella ricerca di materiali alternativi, nel secondo sensibilizzando i consumatori sulla corretta raccolta differenziata e aumentando le performance di riciclo con l’obiettivo di arrivare al 100% dei propri imballaggi riciclabili e riutilizzabili entro il 2025.

Sanpellegrino, inoltre, è tra i sei soci fondatori di Coripet, un consorzio volontario per il recupero e l’avvio al riciclo dei contenitori in Pet per liquidi alimentari, recuperando la materia prima e impiegandola per la produzione di nuove bottiglie. Il consorzio si propone, infatti, di contribuire a raggiungere gli obiettivi della direttiva Europea Sup (Single use plastics) che prevedono la raccolta di almeno il 77% delle bottiglie in Pet sempre entro il 2025.

Processi ottimizzati e logistica più green

Altre strategie messe in campo per rendere l’attività sempre più sostenibile riguardano l’ottimizzazione dei processi produttivi e una logistica più green. Per quanto riguarda il primo aspetto, il Gruppo, sin dal 2011, ha migliorato le prestazioni energetiche di tutti i siti produttivi con l’utilizzo del 100% di energia elettrica acquistata da fonti rinnovabili. Negli ultimi 9 anni sono state ridotte del 58% anche le emissioni di CO2, raggiungendo il livello di 13 grammi di anidride carbonica prodotti per litro d’acqua imbottigliato.

La logistica è stata resa più sostenibile grazie a diverse scelte, che vanno dalle produzioni più vicine ai consumatori alla predilezione per il trasporto su rotaia, dall’ottimizzazione dei carichi all’utilizzo di mezzi all’avanguardia, come la flotta alimentata a Lng (gas naturale liquefatto), combustibile con minori emissioni di anidride carbonica e ossidi di azoto, rispetto ai più moderni veicoli a diesel. E i chilometri percorsi dall’acqua minerale su tale sono passati dal 6% del totale nel 2018 al 12,3% nel 2019.

Un forte legame con i territori

Altro perso fondamentale della strategia del gruppo è il forte legame con le comunità nelle quali opera, con l’impegno nella valorizzazione economica e turistica delle aree dove sono presenti le fonti. Testimonianza dei risultati ottenuti attraverso questa politica di creazione di valore condiviso è l’indice Lai (Local acceptability index) che esprime il giudizio della comunità sull’azienda rispetto alla gestione dell’acqua, all’impatto sull’ambiente e allo sviluppo socio-economico, che nello scorso anno ha visto un incremento sia per S.Pellegrino, con un apprezzamento pari al 90%, sia per Acqua Panna, arrivato all’87%, sia per Levissima, 86%.

Il sostegno alle comunità durante l’emergenza

Il Gruppo, inoltre, anche nello scenario sconvolto dall’emergenza sanitaria ha messo in atto diverso iniziative a sostegno delle comunità locali più colpite. In particolare, ha stanziato 250.000 euro a favore dell’Ats di Bergamo per le attività sociosanitarie extra-ospedaliere sul territorio e a supporto degli operatori sanitari che hanno svolto attività di assistenza domiciliare nel bergamasco e in Val Brembana. Inoltre, ha fornito 10.000 mascherine e dispositivi di protezione individuale al personale sanitario territoriale e domiciliare della zona e acqua agli operatori impegnati direttamente nella gestione dell’emergenza. Sostegno proseguito anche attraverso Levissima che ha sospeso gli investimenti pubblicitari in tv per donare all’Ats della Montagna e all’Asst Valtellina e Alto Lario 200.000 euro per l’ospedale di Sondalo e le attività socio-sanitarie nei territori di Valdisotto, Valdidentro, Bormio, Sondalo, Livigno e Valfurva, fornendo anche acqua ai pazienti e al personale di queste strutture e alla popolazione più fragile dell’Alta Valle.

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