Ki Energy, la provocazione di Milo Occhipinti in un energy drink

Ki Energy 1
Mille pezzi e un evento lancio per il prodotto realizzato dal bartender proprietario di Unseen a Milano. Una dimostrazione di poter “unire creatività di più campi e lavorare ancora meglio dei brand”. Non sarà sul mercato, almeno per il momento…

«È un progetto nato per gioco e non sarà in commercio. Più o meno…». Milo Occhipinti non è certo nuovo a scelte e visioni controcorrente: il suo Unseen, aperto nel 2020 in Lambrate a Milano, ha fatto alzare più di un sopracciglio grazie a una narrativa che mescola brutalismo, nostalgia e avanguardia, sia nell’unico ambiente in cui si trova, che nella carta cocktail (leggi Unseen, il cocktail bar visionario e senza compromessi). L’ultima idea che porta (anche) la sua firma si chiama Ki Energy: un energy drink che è al tempo stesso un’espressione di più talenti e una provocazione. «Abbiamo messo insieme più menti creative e abbiamo realizzato un prodotto anche migliore di quelli che si trovano sugli scaffali, oggi».

Un pool di talenti

Sulla scia del moltiplicarsi di etichette di energy drink lanciate anche da personaggi dello spettacolo, Occhipinti ha coinvolto e coordinato un pool di artisti, nel ruolo di supervisore, direttore creativo e sviluppatore della ricetta. Al suo fianco il grafico varesino Centoyen, che si è occupato di logo, etichetta e identità del prodotto; Matteo Omen Pizzo per la grafica 3D e il media pack statico; e il regista Daniele Bagolin (in arte Bagolean, già collaboratore, tra gli altri, di Fedez) al comparto video, arricchito da uno stile satirico e impattante. L’inlattinamento è a cura di Bubble, azienda di Benna (BI) più che nota nel settore.

Quattro mesi di sviluppo hanno dato come frutto un prodotto che Occhipinti descrive come «fatto per divertirci, in un campo che nel complesso non è di nessuno di noi, ma diventa di tutti. Non è a scopo di lucro, è un case history per dimostrare dove si può arrivare unendo le creatività di più settori». E pur non avendo finalità di mercato, la bevanda dà di che pensare: glitterata, più simile a un cocktail che a un energy drink vero e proprio, con note tropicali e di sicura attrattiva per il pubblico contemporaneo.

Le attività per il lancio del prodotto

Per metà febbraio è previsto il varo di un profilo Instagram dedicato al prodotto e un contenuto pubblicitario promozionale, cui farà seguito un evento speciale presso Unseen. Sarà prodotto in mille pezzi, in lattine da 33 cl mandate in seeding a destinatari selezionati; non avendo obiettivi di vendita, l’etichetta di Ki Energy recherà soltanto i claim legali relativi alla presenza di taurina (il cui contenuto, come per quello di caffeina, è pari a quello espresso dai principali player di mercato come Red Bull) e al suggerimento di non consumo per le donne in allattamento. Il resto delle diciture rispecchierà invece lo stile di Occhipinti e del gruppo: irriverente, controcorrente, orientato al passaparola.

Ki Energy non è una prima volta per Unseen: quello delle collab è uno dei modus operandi più ricercati da Occhipinti, che già in passato aveva rilasciato un ready to drink per Gió Marconi Gallery e svariate altre partnership con altre realtà artistiche, oltre ad aver proposto in menu una tonica, una cola, e una birra salty ale. Lancio fine a se stesso o occasione di mercato? Intanto, sono in corso delle trattative per l’ingresso in Gdo in Cina: che per un progetto nato per gioco, proprio malissimo non sembra…

Lascia un commento

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome