I nuovi, ambiziosi target green di Sanpellegrino

Sanpellegrino
Il Gruppo punta ad annullare le emissioni dei brand di acqua minerale S.Pellegrino, Acqua Panna e delle bibite Sanpellegrino entro il 2022. Vediamo come

Sanpellegrino rilancia sul fronte della sostenibilità. Lo fa annunciando un nuovo importante target nel suo percorso per diventare sempre più green: annullare le emissioni dei brand di acqua minerale S.Pellegrino, Acqua Panna e delle bibite Sanpellegrino entro il 2022.

Un obiettivo ambizioso, tanto più che non riguarda singole referenze, ma comprende l’intera gamma. E che sarà perseguito agendo lungo tutta la filiera del ciclo produttivo, comprendendo packaging, logistica, gli stabilimenti e la tutela del capitale naturale.

Salvaguardia della risorsa acqua

Riguardo quest’ultimo aspetto, l’impegno del gruppo parte dalla salvaguardia e dalla gestione condivisa della risorsa acqua, che ha portato al conseguimento della certificazione Aws (Alliance for Water Stewardship) dello stabilimento di Ruspino, dove viene imbottigliata l’acqua minerale S.Pellegrino (leggi Sanpellegrino rafforza l’impegno nella sostenibilità). Un riconoscimento che premia l’impegno a seguire linee guida, riconosciute a livello internazionale, nella gestione sostenibile e condivisa delle risorse idriche locali.

A questo si aggiunge la gestione sostenibile dei territori in prossimità delle fonti, grazie a una serie di attività per valorizzare il capitale naturale e contribuire a diminuire le emissioni di CO2.  Un esempio è la collaborazione di Acqua Panna con Federparchi che ha dato il via al progetto “la fonte della biodiversità” pensato per monitorare e censire la flora e la fauna presente nella riserva di Acqua Panna, nel Mugello. Un’area di 1.300 ettari a verde dove sarà attivato un percorso con Scuola Sant’Anna di Pisa e Federparchi per quantificare l’anidride carbonica rimossa e ottimizzare la gestione della riserva per potenziare l’assorbimento di CO2.

Produzione sostenibile

Sul fronte della produzione, il Gruppo è impegnato da anni nella riduzione dei consumi energetici e dell'impatto ambientale delle sua attività. Da oltre 10 anni, per esempio, nei suoi stabilimenti viene utilizzata esclusivamente energia elettrica generata da fonti rinnovabili, mentre di recente sono stati fatti nuovi investimenti per ottimizzare l'utilizzo di gas naturale e biocombustibili. Misure che hanno permesso di abbattere le emissioni di CO2 di ben il 60% negli ultimi nove anni.

Packaging a minore impatto

Un altro importante sforzo è stato fatto, e si continuerà a farlo, sul packaging. Già oggi tutti i materiali per il confezionamento dei prodotti sono interamente riciclabili: Pet, vetro e alluminio. A questo si aggiunge la progettazione di imballaggi (primari, secondari e terziari) più leggeri, quindi realizzati con una minore quantità di materiale e l’utilizzo di plastica riciclata, con un uso intensivo di rPet, ovvero Pet riciclato, nelle bottiglie e di rPe, Pe riciclato, nel film plastico che ricopre i fardelli. Un esempio è la bottiglia di Acqua Panna lanciata lo scorso anno e realizzata per l’esportazione, fatta al 100% in plastica Pet riciclata. Inoltre, il Gruppo, in collaborazione con i fornitori, ha incrementato la percentuale di alluminio e vetro riciclato presenti nelle bottiglie e lattine, un percorso che proseguirà anche nei prossimi anni.

Per chiudere in modo sostenibile il ciclo dei pack, Sanpellegrino ha aderito, in qualità di socio fondatore, a Coripet, il Consorzio volontario, riconosciuto dal ministero dell’Ambiente. Il Consorzio ha come obiettivo di aumentare i livelli di raccolta e di riciclo delle bottiglie in Pet e di creare un modello di economia circolare attraverso l’attuazione della filiera italiana chiusa del “bottle to bottle”, trasformando la bottiglia post consumo in una nuova risorsa e garantire la produzione di rPet idoneo al diretto contatto alimentare.

Anche la logistica diventa green

Altro fronte caldo è quello della logistica, campo nel quale il Gruppo ha avviato un percorso virtuoso per abbattere le emissioni dovute ai trasporti. Ciò attraverso il miglioramento delle performance logistiche, l’ottimizzazione dei carichi e l’impiego di mezzi all’avanguardia, come la flotta costituita da veicoli alimentati a Lng (gas naturale liquefatto), combustibile fossile a più bassa intensità di carbonio. Inoltre, l’azienda ha in programma di investire 4 milioni di euro all’anno nell’utilizzo di biocarburanti, sia per il trasporto su terra sia via mare, così da ottenere una riduzione delle emissioni del 6% nel 2025.

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