Armando Palmieri: «Con la condivisione conquistiamo i giovani talenti»

Il pasticcere e responsabile del progetto Ampi Giovani fa un bilancio dell'iniziativa dopo il primo biennio e rilancia: la buona pasticceria non è fatta di segreti, ma di regole e conoscenze da condividere. Con questo mood è stato impostato il secondo ciclo di "recruiting" delle nuove leve

La buona pasticceria non è fatta di segreti, ma di regole e conoscenze da condividere. È il pensiero di Armando Palmieri, nome di punta della pasticceria nazionale e coordinatore di Ampi Giovani, il progetto dedicato alle nuove leve della pasticceria italiana di Ampi, l’Accademia Maestri Pasticceri Italiani. E proprio la condivisione delle conoscenze è alla base dell’iniziativa, che offre ai giovani dai 18 ai 30 anni che si affacciano alla professione l’opportunità di prendere parte a un percorso formativo di alto livello, della durata di due anni, partecipando attivamente alla vita dell’Accademia, affiancando i maestri nei loro laboratori e di instaurare rapporti con le aziende partner.

Nell’intervista ad Andrea Mongilardi, vicedirettore di Bargiornale, al Sigep, Palmieri traccia un bilancio del primo biennio, appena conclusosi (proprio in occasione della manifestazione sono stati presentati i giovani pasticceri selezionati per il nuovo ciclo), soffermandosi anche sull’importanza per chi si avvia all’arte della pasticceria di poter attingere al bagaglio conoscenze e di esperienze fi affermati maestri per coltivare il proprio talento.

Lascia un commento

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome