Riconosciuta come capitale internazionale dove si formano i trend del mondo della moda e del food and beverage, Milano ha accolto nei giorni scorsi l'Angostura World Convention.
Accolti dal distributore italiano Eurofood-D&C, dal suo presidente Caterina Boerci insieme con il responsabile food&beverage Marco Sarfatti, i rappresentanti degli oltre 85 importatori e distributori dei più diversi paesi si sono confrontati nei locali del Grand Hotel Rosa con i massimi dirigenti Angostura, a cominciare dal neo ceo Angostura Holdings, Geneviève Jodhan, dal marketing manager Jillian Kalloo e dal commercial manager Leesha Alexander. Un'incontro gestito tutto al femminile che messo a punto alcuni importanti obiettivi. «La nostra presenza nel mercato italiano - ha sottolineato il ceo Geneviève Jodhan - costituisce per la nostra azienda un importante opportunità visti i risultati conseguiti dal nostro importatore Eurofood-D&C. Stimiamo infatti di chiudere il 2017 con una crescita a valore di circa 25%, grazie agli ottimi risultati conseguiti con la gamma dei premium rum Angostura e dell'Amaro di Angostura».
Il convegno è stato concluso sulla spettacolare terrazza del Bulk Lounge Bar dell'Hotel Viù di Milano con una serata mixology organizzata dal barmanger residente Mattia Pastori insieme con il brand ambassador Angostura Daniyel Jones.
Costituita nel 1824 nell'isola caraibica di Trinidad-Tobago, The House of Angostura si è fatta conoscere in tutto il mondo grazie al concentrato di erbe e spezie Angostura Aromatic Bitters, a cui in seguito è stato affiancato Angostura Orange Bitters.
Angostura Aromatic Bitters è ottenuto per infusionale alcolica (44,7%) di spezie ed erbe come chiodi di garofano, radice di genziana, cardamomo, essenze di arance amare e china. Nato come rimedio militare medicale per disturbi intestinali, è stato in seguito sempre più utilizzato per "correggere" e dare sapore a spirit bianchi come gin e vodka, ma anche a cocktail come il Manhattan, oltre che nella preparazione di salse per carne o pesce e zuppe di verdure.
Nel corso del tempo sono stati aggiunti alcuni rum ricavati dalla distillzione di canna da zucchero locale fino a costituire una intera gamma di premium rum dai diversi invecchiamenti. Il catalogo D&C conta infatti su rum Angostura come White, Gold 5 yo, Dark 7 yo, Aged Rum 1919, Dark Rum 1824 12 yo. Ad essi si è aggiunto negli ultimi anni Amaro di Angostura (il nome italiano "amaro" non è stato scelto a caso), liquore digestivo di 35° alcolici che può contare sulla ricca gamma di botanical raccolte a Trinidad-Tobago e che può essere ottimamente impiegato anche nella preparazione di interessanti cocktail.
Tanto che per la prossima edizione 2017-2018 del concorso internazionale Global Cocktail Challenge, oltre al miglior cocktail a base di rum Angostura, l'altro premio sarà conferito al miglior cocktail a base di Amaro di Angostura. Nata nel 2001, il concorso vede la partecipazione di bartender dei più diversi paesi del mondo, a cominciare dai finalisti dei selezioni nazionali di America Latina, Stati Uniti e Gran Bretagna. In attesa dell'organizzazione 2017 della selezione italiana prevista per l'autunno, ricordiamo che il finalista nazionale del'ultimo concorso (2015-2016) è stato Celestino Salmi del Caffè Gamberini 1907 di Bologna. Global Champion 2016 è stato poi eletto il bartender locale Neal Ramdham per i colori di Trinidad-Tobago. La finale del concorso 2017-2018 si terrà per il mese di febbraio dell'anno prossimo in concomitanza con il famoso carnevale caraibico di Trinidad-Tobago.