Conciliare gusto e salute. Questo il mantra che pervade la rete web e i canali dei media. Facile a dirlo, più difficile metterlo in pratica. Soprattutto durante il momento della pausa pranzo: lo sanno bene sia i gestori, sempre alla ricerca di soluzioni pratiche, veloci e allo stesso tempo nutrizionalmente corrette, sia i consumatori e, in particolare, quelli che per necessità o per scelta seguono particolari regimi alimentari. Una risposta a questa domanda, in parte ancora latente, viene da Gourmet Italia, società del Gruppo Dr Schär (specialista in Europa e in America nel campo dei prodotti per esigenze nutrizionali specifiche con sede a Postal in Alto Adige), che ha recentemente lanciato il marchio M’Ama, firmando una nuova offerta di piatti monoporzione che si ispira al buon senso della cucina casalinga. Con oltre 30 ricette disponibili, M’Ama si suddivide in due linee: “Classici Italiani”, che ripropongono specialità della tradizione regionale italiana, e “Nuovi Sapori”, piatti etnici di tendenza e ricette di chiara ispirazione internazionale, volti a soddisfare la quasi totalità delle esigenze alimentari dei nostri giorni con proposte equilibrate, anche vegetariane e senza glutine (porzioni da 300 g). «Per fare questo - puntualizza Adriano Aliani, responsabile ricerca e sviluppo di Gourmet Italia - abbiamo voluto “pulire” ulteriormente l’etichetta con l’obiettivo di utilizzare ingredienti normalmente disponibili in casa, senza aggiungere aromi, coloranti, grassi idrogenati e olii che non siano monoseme. Possiamo dire - aggiunge Aliani - che M’Ama rappresenta, a oggi, una tra le più complete offerte di piatti pronti surgelati presente sul mercato del food service». Tra i primi piatti della linea “Classici Italiani” abbiamo degli evergreen come “Gnocchi al pomodoro” o “Lasagne alla Bolognese”, mentre le ricette più sfiziose o particolari spiccano nella linea “Nuovi Sapori” con, ad esempio, “Crema di rape rosse e zenzero con riso”, Riso venere con gamberetti e zucchine” o “Zuppa araba di ceci e melanzane”. Molto curato anche il pack di entrambi le linee M’Ama che esalta soprattutto le informazioni organolettiche e nutrizionali di ogni singola ricetta, identificando con simboli immediatamente comprensibili se trattasi di una proposta “piccante”, “vegetariana” o “senza glutine”. Non mancano, ovviamente, le informazioni sulle modalità di cottura e di preparazione.
Qualità ed equilibrio
L’operazione M’Ama di Gourmet Italia si candida a giocare un ruolo importante nella proposta pranzo al bar proprio per essere ecumenica e, cioè, in grado di soddisfare tutta la platea dei consumatori con un occhio particolare ai Millennials, l’influente “net generation”.
Ne abbiamo parlato anche con Milo Compagnoni, direttore vendite e marketing di Gourmet Italia.
Qual è stata finora la risposta del mercato?
Il feedback che abbiamo ricevuto dalla rete dei nostri grossisti è stato nettamente positivo. Sono soprattutto piaciuti l’immagine e i messaggi di gusto, genuinità e leggerezza che trasmettono i nuovi prodotti Gourmet Italia a marchio M’Ama. Ora la sfida è quella di trasferire in modo coerente ed efficace questo patrimonio di valori, rappresentato in particolare dalle qualità nutrizionali dei nostri piatti pronti surgelati, all’interno dei bar. Per fare questo abbiamo terminato di mettere a punto una ricca selezione di materiali di comunicazione come menu, lavagnette, vetrofanie ecc., che supporteranno il gestore nell’informare il cliente sul valore aggiunto della linea M’Ama: una linea premium che, ripeto, è il risultato di un sapiente e ricercato bilanciamento tra sapore, leggerezza, genuinità, naturalità e varietà.
Prevedete l’inserimento di nuove ricette?
I prodotti M’Ama sono in continua evoluzione e, dunque, verranno inserite delle nuove ricette anche su base stagionale: in autunno, ad esempio, abbiamo in programma di lanciare delle zuppe. In particolare, per quanto riguarda la linea “Nuovi Sapori”, abbiamo già in cassetto una decina di referenze che verranno proposte scaglionate nei mesi successivi. Non è escluso, inoltre, che qualcuna delle ricette possa uscire dalla gamma: ovviamente, molto dipenderà del livello di gradimento e di accettazione dei consumatori. In questo operazione di selezione ci faremo aiutare non solo dai grossisti, ma anche dai gestori.
Avete in progetto di attivare iniziative di formazione per insegnare ai gestori come valorizzare al meglio i piatti?
Certamente. È nostra intenzione farlo direttamente come azienda, senza l’intermediazione dei grossisti. E lo faremo attraverso il web, proponendo video che illustreranno come arricchire i piatti. Crediamo che l’online rappresenti il canale ideale per attività di questo tipo.