Un’altra giovinezza per il Vermouth più antico

È stato il capostipite della categoria dei vermouth e quest’anno sta festeggiando i 230 anni di storia con un tour per i locali e le scuole di bartender d’Italia per mostrare il nuovo look (l’intera gamma è stata sottoposta a restyling) ma soprattutto per farsi assaggiare e raccontare. Nicola Olianas, l’ambasciatore delle Distillerie Branca nel mondo del bartending italiano e internazionale, riassume in una frase le caratteristiche del vermouth Carpano e della sua punta di diamante, l’Antica Formula: «Non è un ingrediente, è un prodotto». Una frase che racconta tante cose: il carattere, la complessità, la personalità che può dare a un drink: «È come avere in mano uno strumento di precisione affidabile e versatile che permette al bartender di dare la sua impronta al cocktail che vuole servire».

Fedele all’originale

Nato a Torino da un’intuizione di Antonio Benedetto Carpano, distillatore con profonde conoscenze di erboristeria che crea una nuova bevanda miscelando erbe e spezie con il vino, dal 2001 fa parte a pieno titolo del patrimonio della Fratelli Branca Distillerie.

Produzione ed expertise sono state portate a Milano, nella sede storica del gruppo, mentre a Torino è rimasto il Museo storico. «La qualità delle materie prime e la fedeltà alle caratteristiche originali del prodotto sono rimaste immutate - continua Olianas -, come è nel Dna dell’azienda Branca, capace di preservare lungo i secoli l’eccellenza dei propri prodotti e di renderli accessibili».

Protagonista all’estero

Paradossalmente, i primi a riscoprire la qualità del vermouth di casa Branca sono stati i bartender stranieri.

«Negli Stati Uniti, uno dei mercati di riferimento per il bere miscelato ricercato e di qualità - afferma Olianas -, il movimento di riscoperta e attualizzazione delle ricette di cocktail classici ha portato un grande numero di bartender a voler conoscere meglio il vermouth. E per molti di loro la scoperta di Carpano, ma soprattutto di Antica Formula, il “gioiello” dei vermouth, è stata una rivelazione che li ha portati a creare nuovi drink studiati per valorizzare quel bouquet di vaniglia, accompagnato alle note di spezie e di frutta secca, che lo rende unico e dà ai drink un’impronta inconfondibile di grande carattere».

Dagli Usa al Regno Unito il passo è stato breve: «Oggi Antica Formula si trova nelle bottigliere dei locali di eccellenza delle maggior capitali europee, come pure in quelle dei Paesi asiatici. Per non parlare dell’Australia».

Ritorno in auge

Della riscoperta dei prodotti classici e storici di qualità ne sta beneficiando anche l’altro prodotto della gamma Carpano: il Punt e Mes.

«È un vermouth con caratteristiche uniche - spiega Olianas -, una parte di dolce e mezza di amaro: di per sé è già un cocktail, servito con soda è molto apprezzato. Per le sue caratteristiche organolettiche e la facilità di bevuta ha grandi opportunità di sviluppo nell’area degli aperitivi».

 

Intervista a Nicola Olianas, International Marketing Activation Manager per Fratelli Branca Distillerie

Olianas: «Ritorniamo (anche) al bere liscio»

Una parte chiave della strategia di rilancio di Carpano passa dai bartender. Quali sono le attività previste? 

Abbiamo organizzato una serie di masterclass in Italia e all’estero, che per noi sono momenti di incontro e condivisione con i bartender. Tutto parte dall’assaggio del prodotto: noi cerchiamo di trasmettere le caratteristiche e le peculiarità dei nostri vermouth, dando loro tutti gli elementi per poterlo utilizzare al meglio. Non vogliamo essere noi a dire ai bartender quali cocktail fare. Al contrario, ci piace che siano i professionisti dietro il banco, una volta conosciuto bene il prodotto, a trovare il loro modo di valorizzarlo nei cocktail. Non vogliamo la stessa ricetta con il nostro vermouth in tutti i locali, ma piuttosto scoprire i tanti modi in cui può dare un tocco di personalità e distintività ai drink.

Negli ultimi tempi la tua attività si è spostata sempre più all’estero. Quali le differenze rispetto alla realtà italiana
e i possibili suggerimenti per i nostri professionisti? 

Nei Paesi anglosassoni la tendenza è proporre cocktail list più ridotte, drink più piccoli ma più ricercati, con grande attenzione alla qualità degli ingredienti. In sintesi: meno quantità, più qualità. In Italia negli ultimi dieci anni il numero di locali e di professionisti in grado di proporre bere di qualità è cresciuto enormemente. Ma si può fare ancora meglio, lavorando sulla valorizzazione dei prodotti locali da un lato, sull’attenzione al servizio e al cliente dall’altro. La ricchezza del patrimonio di eccellenze che abbiamo in Italia, sia nel beverage sia nel food, ci è riconosciuta da tutti: gli va dato valore.
Il cliente, va guidato e stupito, facendogli vivere delle esperienze.

Dovessi anticipare un trend del prossimo futuro? 

Accanto allo sviluppo della mixability, credo assisteremo al ritorno del bere liscio. Per alcuni nostri prodotti, come Antica Formula, resta il modo migliore di gustarli.

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