Il Milano Whisky Festival taglia in volata il traguardo della 10° edizione, contribuendo a risollevare le quotazioni di un mercato che dopo anni di crisi a livello di consumi sta cominciando a intravedere nuovi percorsi di crescita. Nato dall'iniziativa di due appassionati, Giuseppe Gervasio Dolci e Andrea Giannone, il festival ha quest'anno fatto il tutto esaurito con quasi 4mila visitatori, circa il 20% in più rispetto la scorsa edizione, e una cinquantina di espositori. «Il settore sta dando prova di un rinnovato dinamismo - spiega Giuseppe Gervasio Dolci - e la nostra due giorni milanese (Marriott Hotel, 14-15 novembre) lo ha dimostrato tanto che abbiamo raggiunto tutti gli obiettivi che ci eravamo prefissati. Abbiamo registrato un nuovo record di partecipanti e grazie all'apertura fino alle ore 24 (il primo giorno del festival, ndr) siamo riusciti a diversificare il nostro target, fatto soprattutto di appassionati, cultori e collezionisti, calamitando molti giovani tra i 24 e i 30 anni che si sono mostrati interessati ai malti in degustazione e alle ultime tendenze. E, soprattutto, desiderosi di farsi una cultura. D'altronde sta cambiando il modo di proporre il whisky, la semplicità sta avendo la meglio sulla tradizione, sulla complesità estrema e sulla ritualità. E si stanno diffondendo prodotti più beverini con profili aromatici non aggressivi capaci anche di conquistare i palati femminili» Il festival ha riunito nelle sale del Marriott di Milano quasi tutti i marchi scozzesi distribuiti in Italia più una ricca selezione di malti da tutto il mondo, Giappone compreso. Presenti anche i principali attori della filiera del whisky in Italia: dai grandi gruppi internazionali come Bacardi - Martini, Moet Hennessy o Diageo ai distributori come Velier, Pellegrini o Compagnia dei Caraibi. Per non parlare delle realtà iperspecializzate in grado di proporre rarità, release speciali e imbottigliamenti esclusivi come Bar Metro o Whisky Antique. Tra gli stand più affollati o curiosi quello di Velier che ha presentato una selezione di malti giapponesi presi letteralmente d’assalto da orde di curiosi e neocultori delle distillerie del Sol Levante, quello della Puni di Glorenza (Bz) e quello di Talisker (Diageo) con la novità Skye.
Ricco ormai come consuetudine anche il contorno formativo della manifestazione con degustazioni e workshop sul mondo del whisky tenuti da esperti. Anche in questo caso, a conferma di una tendenza trasversale, grande interesse per il focus sui whisky giapponesi tenuto da Sayumi Oyama (brand ambassador Nikka Distilleries) e Salvatore Mannino (Maison du Whisky).
«È vero - ha commentato Giorgio D’Ambrosio, patron del Bar Metro e collezionista di fama internazionale - quest'anno la novità principale è rappresentata dalla forte richiesta dei malti giapponesi. Sono stato fra tra i primi a parlarne in Italia e a prevederne il boom. Un successo meritatissimo. Se escludiamo, infatti, 4 o 5 realtà produttive scozzesi, a distillare secondo la tradizione e cioè unicamente con orzo maltato distillato da alambicco a fuoco diretto sono rimasti solo i nipponici».
L’appuntamento è adesso per il prossimo 14 maggio 2016 al Milano Whisky Day, sempre al Marriott.
Per la cronaca ecco i vincitori
del Premio Best Whisky 2015 promosso ogni anno dal Milano Whisky Festival
Categoria Daily Whisky
Invecchiamento fino a 18 anni.
Gradazione fino a 48% vol. No Single Cask.
1) Talisker Skye Whisky
2) Clynelish 14 anni (original bottling)
3) Highland Park 18 anni
Categoria Connoisseur Whisky
Invecchiamento oltre i 18 anni oppure gradazione superiore ai 48% vol.
Sono ammessi tutti i Single Cask indipendentemente da età e gradazione.
1) Caol Ila 25 anni (imb. Wilson&Morgan)
2) Clynelish 18 anni (a gradazione piena, imb. Wilson&Morgan)
3) Ardbeg Uigeadail Whisky