Presentata al Bar Convent Berlin la Disaronno Mixing Star Guide, in collaborazione con Simon Difford. All’interno 45 ricette suddivise in 5 sezioni, frutto di un lungo di lavoro di ricerca compiuto da bartender di 9 paesi del mondo.
In Germania, nel corso dell’evento Bar Convent Berlin, Disaronno ha invitato alcuni dei protagonisti del lungo lavoro di studio sulla miscelazione denominato The Mixing Star, ex concorso di cocktail trasformato da questa edizione in laboratorio di ricerca sui filoni della miscelazione più attuali. Tra i protagonisti convocati c’erano gli italiani Matteo Poggini e Jacopo Rosito, in rappresentanza degli Stati Uniti. Coordinatore del progetto, ideato e organizzato da Disaronno, è stato Simon Difford, attore protagonista della bar industry internazionale, che in Germania ha presentato “The Mixing Star Guide”, un ricettario illustrato che comprende una selezione di 45 ricette articolate in cinque sezioni: Classic, Tiki, Molecular, Batched e Contemporary & Fun.
«Disaronno - spiega Difford - mi ha invitato ad individuare cinque trend della miscelazione sui quali costruire masterclass tagliate su misura per bartender selezionati di nove Paesi: Australia, Germania, Grecia, Italia, Paesi Bassi, Spagna, Svezia, Stati Uniti e Regno Unito. Inizialmente, data la vastità dell’argomento, non sapevo da dove cominciare. Poi sono arrivato al dunque concentrandomi sui cinque stili fondamentali della miscelazione che ritengo più interessanti e attuali».
Selezioni “misteriose”
Per arrivare a Berlino, ci fa notare Difford, il cammino è stato lungo. «Nei mesi precedenti all’evento, in ognuno dei nove Paesi, si sono svolte attività seminariali e prove di “mystery box”, ovvero confronti tra bartender basati sull’improvvisazione tra Disaronno e altri ingredienti a sorpresa. I bartender coinvolti mi hanno poi spedito una ricetta originale partendo da uno dei cinque grandi stili di bartending. Ho avuto l’onore e l’onere di valutare 155 cocktail per trovare le migliori ricette da pubblicare - assieme ai ritratti delle Mixing Star che le hanno create - nel volume “Disaronno The Mixing Star Guide, in collaboration with Simon Difford”. Al termine dei lavori è tempo di trarre un bilancio.
«Premesso che il mio stile preferito è quello dei classici, ho avuto tante interessanti sorprese anche dagli altri trend proposti. Nella categoria dedicata al “molecolare” i bartender hanno dato prova di saperci fare con sferificazioni, foam, affumicature e tecniche innovative come il fat washing e la caramellizzazione». Molti si sono rivelati abili anche nei batched, termine che per Difford non identifica semplicemente la maturazione delle miscele in botte, ma qualsiasi preparazione elaborata prima dell’orario d’apertura. Quindi misture sodate realizzate tramite l’uso di sifoni, frozen ottenuti con i granitori, ma anche gli stessi punch. Le sorprese più curiose e divertenti, c’era da aspettarselo, sono venute dalla categoria Contemporary & Fun, definita come una forma contemporanea di fare miscelazione, nata a partire dagli anni Novanta, nella quale l’intrattenimento gioca un ruolo centrale. Come nel caso di Wilson Pires (selezionato per i Paesi Bassi) che ha presentato in un contenitore da pop corn un drink preparato con 4 cl di Disaronno, 1 cl di popcorn caramellizzato e infuso nella Coca-Cola e 1,5 cl succo d’arancia.
Con il celebre cocktail writer, tiriamo le conclusioni. «Uno degli elementi rivoluzionari di questa edizione di Disaronno The MIxing Star è che questa volta non c’è stato nessun perdente, ma solo vincitori.
La gran parte delle ricette ricevute era a base di whisky o whiskey: per la maggior parte interpretazioni del classico Old Fashioned. Molto comune anche il rum, un ingrediente che come il whisky si sposa benissimo con Disaronno.
Ma uno dei fatti più curiosi sono le tante specialità preparate con rum arrak, un distillato che con il suo carattere leggermente spicy si è mostrato tra i più azzeccati in compagnia del liquore. Vuoi vedere che il cocktail Mixing Star del futuro potrebbe essere uno Spiced Disaronno Rum Old-Fashioned con un goccio di arrack?».