Quando entra in un locale, il cliente spesso non conosce tutte le opportunità di consumo offerte, a cominciare da novità o specialità locali. Per questo motivo è importante sollecitare anche il consumo d’impulso con la migliore esposizione possibile dei prodotti disponibili.
Il problema si pone in particolare per bar pasticcerie e gelaterie i cui preparati sono, oltre che particolarmente complessi da realizzare, anche da conservare attentamente e richiedono un’attenta cura per mantenere le temperature più indicate.
Nel campo delle vetrine espositive refrigerate non mancano certo le proposte, quasi sempre realizzate da aziende italiane che trovano nel nostro mercato una particolare concentrazione di locali specializzati nel campo della pasticceria, gelaterie e cioccolateria, al Nord come al Sud. In questi ultimi anni l’innovazione ha giocato un ruolo importante per accrescere il più possibile l’efficienza delle vetrine da esposizione per la conservazione dei prodotti a seconda delle diverse esigenze. A titolo di esempio ricordiamo l’introduzione della ventilazione separata e il controllo del grado di umidità.
Prodotti da campioni
Ma oltre che essere tecnologicamente efficienti per la conservazione dei prodotti, le vetrine refrigerate possono diventare degli importanti strumenti di vendita, valorizzando le caratteristiche espositve. In questo settore non possiamo fare a meno di ricordare le proposte firmate Sagi (Gruppo Angelo Po Grandi Cucine) con sede ad Ascoli Piceno. Non a caso le vetrine Syrio e Luxor, entrambe firmate dall’archistar Massimo Mussapi, hanno ricevuto importanti riconoscimenti e premi internazionali come “Honorable Mention” del Red Hot Design Award o il Kitchen Innovation Award della National Restaurant Association (Usa). Ma i migliori riconoscimenti sono venuti dall’adozione delle vetrine Sagi da importanti operatori del settore come la catena alberghiera internazionale JW Marriott che le ha adottate per la sua stuttura di punta come il Marquis Dubai, l’hotel a 5 stelle più alto del modo (355 m e 72 piani, 1.608 camere). O come il recente vincitore del Campionato italiano di pasticceria e cioccolateria (Sigep 2015) Lorenzo Puca (allievo del maestro Iginio Massari) che, per le sue creazioni, utilizza le vetrine Sagi nella Pasticceria Ferreti di Roseto degli Abruzzi (Teramo) dove abitualmente lavora.
Per saperne di più, abbiamo incontrato il direttor commerciale Sagi, Ettore Pisano Brasca, che ha ricoperto vari incarichi anche all’interno della società capofila Angelo Po, il grande gruppo industriale italiano specializzato in attrezzature per la ristorazione.
L'intervista a , direttore commerciale Sagi (Gruppo Angelo Po Grandi Cucine).
Qual è l’andamento generale del mercato?
Dopo alcuni anni di difficoltà generale, stiamo avvertendo un accresciuto interesse per gli investimenti in attrezzature. Bisogna anche dire che i prodotti Sagi hanno saputo, meglio e prima di altri, convincere gli operatori del settore a investire nel loro impiego, essendo considerati degli eccellenti strumenti di richiamo e vendita.
Quali sono i plus delle vostre vetrine?
Insieme con l’architetto Massimo Mussapi, abbiamo voluto puntare su una forte connotazione d’immagine che comprendesse al tempo stesso semplicità d’impiego e massima visibilità dei prodotti da esporre. Le vetrine Luxor, ad esempio, rappresentano il nostro prodotto di punta con caratteristiche uniche come l’apertura su quattro lati, l’illuminazione a Led che non riscalda l’ambiente interno e valorizza i colori naturali dei prodotti esposti, l’ampia scelta di modelli, arrivati a contare ben 15 varianti possibili.
Possiamo scendere in qualche particolare?
Mantenendo fissa l’altezza a 184 cm, i modelli Luxor variano per larghezza (80 o 60 cm) e colore (Silver, White, Black). La base su ruote e i montanti sono realizzati in acciaio speciale, mentre gli sportelli sono in vetro camera temprato e dotati del sistema softmotion ad apertura pneumatica. Inoltre il particolare sistema reggi ripiani aumenta la visibilità da ogni angolazione, mentre i riflessi luminosi di migliaia di cristalli Swarovski incastonati nei montanti creano un forte motivo di richiamo e interesse.
Come si articolano le vostre vendite?
Il mercato interno offre sempre grandi opportunità, ma la quota export arriva al 60% con incrementi annuali a due cifre, realizzata in locali medio alti che privilegiano attrattività ed esclusività.