Peroni, la bionda italiana, diventa giapponese

Storica targa pubblicitario a tappo di Birra Peroni

Peroni prende la via dell’Oriente. L’azienda fondata nel 1846 a Vigevano (Milano) si appresta infatti a diventare giapponese, dopo l’accordo raggiunto tra SabMiller, la società sudafricana che ne detiene la proprietà dal 2003, e il colosso nipponico delle bevande Asahi.

Un’operazione fortemente voluta da Asahi, che detiene una grossa fetta del mercato giapponese della birra, pari al 38%, grazie alla forte etichetta Super Dry, ma che punta sul marchio premium italiano per svilupparsi anche sul mercato internazionale.

Un interesse emerso già in passato e che ha trovato ora Sab Miller disponibile alla cessione. Disponibilità dovuta a un’altra operazione di mercato: la mega azienda sudafricana si sta infatti fondendo con AbInbev (a sua volta nata nel 2008 dalla fusione di altri due big, l’azienda belga InBev e l’americana Anheuser-Busch), altro colosso del settore beverage proprietario di oltre 200 marchi di birra (tra i quali Stella Artois, Beck’s, Quilmes, Corona e Budweiser). Proprio l’elevato numero di brand in portafoglio ha spinto quindi AbInbev a mettere sul mercato il marchio italiano, in modo da evitare contestazioni da parte dell’Antitrust europeo.

Ma ad ambire all’acquisizione di Peroni non era solo la società giapponese. L’azienda infatti faceva gola ad altri operatori del settore, quale la filippina San Miguel, la Fraser and Neave, che fa parte del gruppo thailandese Thai Beverage, e addirittura a fondi di investimento come Kkr e Pai Partners. Alla fine l’ha spuntata Asahi che ha sbaragliato la concorrenza mettendo sul piatto un’offerta di circa 330 miliardi di euro, corrispondenti a 2,55 miliardi di euro.

Offerta che comprende, oltre all’acquisizione di Peroni, anche quella della olandese Grolsch e della birra artigianale britannica Meantime, e delle loro rispettive attività in Italia, nei Paesi Bassi e nel Regno Unito. L’operazione sarà finalizzata nella seconda parte dell’anno.

Peroni è uno dei maggiori player italiani nel mercato della birra, conta tre stabilimenti produttivi, Roma, Padova e Bari, per una produzione annua di circa 4,9 milioni di ettolitri, dei quali oltre un milione è destinato all’estero. I marchi prodotti dall’azienda sono Peroni, Nastro Azzurro, che è la birra italiana più venduta all’estero dove è presente in oltre 60 mercati, Tourtel, Peroni Gran Riserva Doppio Malto, Peroni Gran Riserva Rossa, Peroni Gran Riserva Puro Malto, Peroni Forte, Peroni senza glutine, Peroni Chill Lemon, Peroncino, Raffo, Wuhrer e Crystall Wuhrer.

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