La cantina Donnafugata ha installato un impianto fotovoltaico nel suo sito produttivo: l’investimento da 280mila euro coprirà il 50% del fabbisogno energetico dell’azienda
A Marsala (Trapani), dove la cantina Donnafugata imbottiglia tutti i suoi vini, è attivo da ottobre un nuovo impianto di 320 metri quadrati di pannelli solari tecnologicamente all'avanguardia. La struttura ha una potenza di 50 kW di picco e copre circa la metà del fabbisogno energetico della fabbrica marsalese. Da questo edificio escono infatti le 3 milioni di bottiglie prodotte con le uve delle tenute siciliane dell'azienda, da Contessa Entellina (Palermo) all'isola di Pantelleria (Trapani).
L'attenzione ecologista del gruppo Donnafugata
Il gruppo Donnafugata (www. donnafugata.it) non è nuovo a iniziative di questo tipo. Già nel 2002 aveva realizzato un tetto fotovoltaico da 140 mq a Contessa Entellina, in grado di produrre 28 mila kWh l'anno, con un investimento da circa 135 mila euro. Per il nuovo impianto di Marsala la spesa, interamente coperta dall'azienda, ammonta invece a 280 mila euro. Un'analoga cifra è prevista per un terzo stabilimento, che in realtà servirà a sostituire la “vecchia” tettoia di Contessa Entellina, e ne raddoppierà la potenza. Questo nuovo impianto entrerà a regime a inizio 2008 e consentirà all'azienda di coprire il 65% del suo fabbisogno energetico con i raggi del sole. L'obiettivo è di arrivare al 100% entro il 2010, sempre che a Pantelleria cambi qualcosa. Nell'isola, infatti, severi vincoli paesaggistici impediscono di montare i pannelli solari piatti sui tetti a cupola dei “dammusi”, le classiche abitazioni pantesche. Saranno i nuovi pannelli a “film sottile”, in arrivo sul mercato, a risolvere il problema: si tratta di pellicole flessibili che possono essere collocate su qualsiasi superficie e prenderne la forma.
Energia pulite per le cantine
L'iniziativa di Donnafugata sfrutta i vantaggi previsti dal “Conto Energia”, il sistema di incentivazione introdotto in Italia nel 2005 e modificato all'inizio del 2007, che rende convenienti gli impianti di grossa taglia, con potenza superiore a 20 kW. La produzione di energia pulita è una strada battuta ormai da diverse cantine, come Lungarotti in Umbria con l'utilizzo degli scarti delle potature della vite, e Rizzi in Piemonte, passato al fotovoltaico. Per Donnafugata, che già con la vendemmia notturna ha ridotto i consumi energetici per il raffreddamento delle uve, la virata ecologista risponde a un preciso indirizzo di marketing.