Per la terza edizione dell’evento sono state degustate centinaia di birre d’autore, artigianali e non, spesso con abbinamenti gastronomici, all’interno di oltre sessanta eventi organizzati in venti locali specializzati. L’iniziativa ha ricevuto il patrocinio Assobirra.
Migliaia di appassionati hanno partecipato alla terza edizione di Milano Beer Week (MBW), iniziativa nata grazie all’impegno di due esperti di settore come Maurizio Maestrelli e Valentina Brambilla e cresciuta nel tempo grazie alla collaborazione di locali specializzati e produttori piccoli e grandi (patrocinio Assobirra) tutti accomunati dal comune amore per le birre d’autore, bevande ricche di cultura che creano socialità. Tra i tanti eventi a cui abbiamo anche noi partecipato, ne ricordiamo principalmente due (milanobeerweek.it).
Il ritorno di Thomas Hardy’s Ale
Presentazione ufficiale della “ritrovata” Thomas Hardy’s Ale presso il locale Baladin Milano. Ospite della serata il giornalista e beer writer inglese Roger Protz, oltre che sommelier e autore di The World Guide to Beer; Sandro Vecchiato, co-owner del marchio Thomas Hardy’s Ale; Maurizio Maestrelli, ideatore e organizzatore di Milano Beer Week.
Nata nel 1968 in onore dello scrittore e poeta inglese Thomas Hardy (1840-1928) per iniziativa del birrificio O’Hanlon, la Thomas Hardy’s Ale conquista nel 2006 la Medaglia d’Oro all’International Beer Challenge di Londra. Dopo solo due anni la birreria deve interromperne la produzione per i costi troppo alti di questa barley wine da degustazione. Dieci anni dopo, nel 2016, la “Thomas Hardy’s Ale Vintage 2015” (11,7° alc) riconquista la Medaglia d’Oro proprio allo stesso International Beer Challenge per merito dei fratelli Vecchiato dell’azienda di distribuzio
ne birraria Interbrau che, acquisiti marchio e ricetta nel 2012, le hanno ridato nuova vita e splendore. A tiratura limitata e millesimata, dal corpo morbido e dai profumi complessi, questa birra “contemplativa” è stata messa a punto ispirandosi alla ottocentesca strong beer narrata da Thomas Hardy nel romanzo The Trumpet Major (interbrau.it).
Luppolo selvaggio per Heineken H 41°
Il mastro birraio Willem Waesberghe (Heineken) ha presentato la novità H 41° alla spina nella birreria Au Vieux Strasbourg insieme con il titolare Antonio Di Lello (insieme nella foto di apertura). Nel 2010 il ricercatore universitario Diego Libkind ha rintracciato sul faggio di una fredda foresta della Patagonia (Argentina) un raro lievito selvaggio che è stato battezzato saccharomyces eubayanus. Ibridato con il saccharomyces cerevisie (lievito che fermenta ad alta temperatura), ha permesso la fermentazione di una speciale birra a bassa temperatura.
È nata così Heineken H 41° Lager Explorations, messa a punto dopo alcuni anni di studio e prove sotto la direzione del mastro birraio Willem Waesberghe e presentata in Italia il 17 marzo in anteprima mondiale. Tra l’altro il lievito “argentino” è risultato essere anche il ceppo originario di tutti i lieviti a bassa fermentazione, a cominciare dal lievito A utilizzato da Heineken da 140 anni per la storica lager con la stella rossa. Il nome H 41° riprende quello dell’omonimo parallelo che attraverso la Patagonia.
Prodotta in tiratura limitata, grazie al lievito “argentino” Heineken H 41° presenta caratteristiche uniche. Il colore è oro chiaro e cristallino, la schiuma si presenta candida e fine, compatta e medio persistente. L’aroma presenta leggere note speziate con sentori fruttati con un aroma iniziale ai cereali. Il gusto è pieno e ben bilanciato, con un finale pulito e una gradevole frizzantezza che esalta note speziate, maltate e fruttate. La gradazione alcolica è 5,3% vol. con un grado di amarezza di 23,5 ibu. Disponibile nel canale horeca in bottiglia di vetro da 33 cl e in fusto da 20 litri (heineken.it).
Alcune delle birre d’autore in degustazione:
Italiane
Conosciute: Birra del Borgo, Hibu, Baladin, Opperbacco, Birrificio Rurale.
Debuttanti: Marduk Brewery, DonkeyBeer, Bionoc’, Birrificio Gaia.
Emergenti: Birrificio Artigianale Veneziano, Bibibir, Casa di Cura.
Americane: Stone Brewing, Anchor Brewing, Flying Dog, Anderson Valley, Firestone Walker.
Olandesi: H 41° Heineken, Kompaan, Oedipus.
Estoni: Pöhjala Brewery.
Svedesi: Nils Oscar.
Norvegesi: Mack.
Belghe: Chimay, Vanderghinste, Timmermans, De Dolle, Delirium Tremens.
Tedesche: Kuhbacher.
Ceke: Malastrana.
Spagnole: Guineu.
Portoghesi: Dois Corvos.
Britanniche: Wold Top, Thomas Hardy’s Ale.
In molti casi, le birre sono state presentate dai maestri birrai in persona, giunti a Milano da diverse parti d’Italia ma anche da Svezia, California, Estonia, Belgio, Spagna, Olanda.
I venti locali specializzati
Riconfermati dalle precedenti edizioni:
Birreria Aux Vieux Strasbourg
via Strambio, 19 (Città Studi)
Baladin Milano
via Solferino, 56
baladin.it
Brasserie Bruxelles
viale Abruzzi, 33
brasseriebruxelles.eu
Impronta Birraia Hibu - Brew Pub Sciesa
via Sciesa, 1
improntabirraia.it
Impronta Birraia Hibu - Brew Pub Tucidide
via Tucidide, 56
improntabirraia.it
Isola della Birra
via Medardo Rosso, 18
isoladellabirra.it
Ristorante La Pobbia 1850
via Gallarate, 92
lapobbia.com
Birrificio La Ribalta
via Cevedale, 3
Mulligans Irish Pub
via G. Govone, 28
mulliganspub.it
Pazzeria Birreria Italiana
piazzale Giovanni dalle Bande Nere, 2
pazzeria.it
Scott Duff Pub
via Volta, 13
scottduff.it
Scott Joplin Pub
via Val di Ledro, 11
scottjoplin.it
Sloan Square Beer Restaurant
piazzale Cadorna, 2
sloansquare.it
Woodstock
via Ludovico il Moro, 3
woodstock-milano.com
Le new entry 2016:
Beer Gallery arte liquida
via Stendhal, 30
beergallery.it
Hoppy Fish - Street Sea Food & Quality Beers
c.so Porta Vigentina, 38
hoppyfish.com
Barley Park Beer Shop
viale Monte Nero, 27
barleypark.it
Beer Show craft & draft
via Borsieri, 30
beershowmilano.wixsite.com/beershow
Brasserie Le Vent du Nord
via Sannio, 18
leventdunord.it
El Tombon de San Marc
via San Marco, 20.
Oltre che su Intenet (milanobeerweek.it), l’evento trova spazio su altri social:
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Twitter: MilanoBeerWeek
Instagram: instagram.com/milanobeerweek