Importante riconoscimento nazionale per i risultati economici e sociali conseguiti in questi anni da Gruppo Cimbali, azienda milanese di produzione di macchine da caffè che si distingue a livello mondiale in termini di innovazione tecnologica, funzionalità e design.
Su proposta del ministro per lo sviluppo economico Carlo Calenda, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ha nominato Cavaliere del Lavoro Maurizio Cimbali, presidente del Gruppo Cimbali, società protagonista mondiale nella progettazione e produzione di macchine professionali per caffè, bevande a base di latte fresco, bevande solubili e attrezzature per la caffetteria.
Nato a Milano nel 1945 (terza generazione), Maurizio Cimbali è stato nominato consigliere di Officine Cimbali Spa nel 1972, diventandone presidente nel 1984. Presidente di LaCimbali Spa nel 1988, ha conservato tale carica con la creazione di Gruppo Cimbali Spa, a seguito dell'acquisizione di Faema nel 2005.
Gruppo Cimbali opera con tre stabilimenti in Italia (Binasco-Mi, Ghisalba-Bg, Cappella Cantone-Cr) e sette filiali all'estero (Regno Unito, Francia, Germania, Spagna, Portogallo, Usa e Cina) con quattro marchi (LaCimbali, Faema, Casadio, Hemerson). Nel 2015 ha fatturato 159 milioni di euro (+8,7% sul 2014, 80% export) con una produzione annua di circa 46mila macchine.
Nata a Milano nel 1912 come laboratorio artigiano a opera del ramiere idraulico Giuseppe Cimbali, l'azienda si è sempre contraddistinta per la ricerca di nuove soluzioni tecniche come l'introduzione del gruppo a leva che permetteva la formazione della "cremina" in superficie (immediato grande successo), seguita dall'impiego di un sistema idraulico per ridurre la fatica dell'operatore. Trasferita negli anni Sessanta a Binasco, alle porte di Milano, ha investito sempre più in innnovazione e design (in collaborazione con i fratelli Castiglioni) tanto che il dipartimento interno di ricerca e sviluppo conta oggi su 60 dipendenti e detiene 55 brevetti, dei quali 12 registrati negli ultimi tre anni. Inoltre si contraddistingue per la scelta ecologica sia per le strutture (15% dell'energia impiegata nello stabilimento di Binasco è coperta da impianti fotovoltaici) sia per le macchine da caffè che utilizzano materiali ecocompatibili e riciclabili.
La produzione principale di LaCimbali si basa su macchine tradizionali da caffè serie M (come M100 in occasione del Centenario) e superautomatiche serie S. Le innovazioni tecnologiche principali riguardano la possibilità per ogni gruppo erogatore di selezionare separatamente, tramite interfaccia touch, pressione e temperatura a seconda della miscela di caffè utilizzata e la possibiltà di controllo in remoto della macchina da caffè tramite telemetria.
Di particolare intertesse è Faema E71, innovativa macchina tradizionale progettata per incontrare la community internazionale dei baristi e coffee lover. La macchina, tra i vincitori della 66° edizione del Good Design, prestigioso premio per l’eccellenza del design a livello mondiale, è dotata di importanti novità tecnologiche tra cui l’inedito circuito idraulico Faema, con sistema di controllo dell’infusione Gti, che consente la massima stabilità termica durante l’estrazione, processo capitale per una perfetta qualità in tazza.
Gruppo Cimbali inoltre è molto impegnata nella diffusione della cultura del caffè espresso. Nel 2012 ha fondato presso la sede di Binasco il Mumac (Museo della macchina per caffè) con esposizione permanente a livello mondiale di oltre 100 macchine (anche di altri produttori concorrenti come Gaggia, Rancilio, La Pavoni, Victoria Arduino) grazie anche alla disponibiltà in comodato della forlivese Collezione Maltoni.
Con un archivio dedicato di circa mille volumi e 15 mila documenti, tra foto, brevetti e cataloghi raccolti a partire da 1952, oltre a vari materiali audiovisivi e didattici, Mumac Library è seconda solo alla analoga raccolta del Joan Jacob Museum di Zurigo. La biblioteca è aperta gratuitamente al pubblico di appassionati e operatori del settore su prenotazione.
Oltre al presidente Maurizio Cimbali, sono impegnati in azienda i figli Fabrizia e Federico Cimbali come amministratiori delegati (dopo la scomparsa l'anno scorso dello zio Gabriele) e Fanco Panno come direttore generale.