I dati 2010 di Assoenologi confermano il sorpasso della produzione Made in Italy grazie a un boom dell’export
L'Italia finalmente sorpassa la Francia nelle bollicine. Secondo quanto rivelano i dati di Assoenologi, nel 2010 nel nostro Paese sono state prodotte 380 milioni di bottiglie di spumante, dato che ci pone al primo posto nella classifica mondiale in termini di quantità di prodotto venduto. Grazie soprattutto alle vendite di Prosecco e Asti, risultati positivi si registrano su tutti i principali mercati europei , dalla Germania (+9%) al Regno Unito (+3%) mentre negli Usa la crescita è a doppia cifra (+16%). Indicazioni favorevoli arrivano anche da alcuni nuovi mercati come la Russia, dove le spedizioni italiane sono più che raddoppiate (+115%), così come in Brasile (+102%) e nella Repubblica Ceca (+136%).
La leadership del fatturato rimane transalpina
I produttori italiani hanno sorpassato così i concorrenti d'Oltralpe, che con 370 milioni di bottiglie, soprattutto Champagne, si devono accontentare del secondo posto nonostante un 2010 brillante: i dati ufficiali Civic (che rappresenta tutti i produttori di Champagne transalpini) a ottobre segnalavano un +12,4%, che si trasforma in un +22% per le vendite nei paesi europei. Considerato il prezzo medio notevolmente superiore delle bottiglie francesi, la leadership nel giro d'affari è comunque saldamente in mano transalpina (circa 4,5 miliardi di euro di fatturato contro gli 1,2 miliardi degli spumanti italiani). La Spagna è invece terza nella classifica delle bollicine in termini di quantità, con 320 milioni di bottiglie, per la maggior parte Cava.
Il Natale aiuta i consumi interni
Il periodo natalizio, ovviamente, sarà caratterizzato da un forte consumo di bollicine: Assoenologi stima che tra il 10 dicembre e il 10 gennaio si stapperanno o si regaleranno nel mondo 150 milioni di bottiglie (40 milioni in Italia) di bottiglie di spumante italiano, il 40% del totale prodotto nel 2010. I brindisi per le festività dovrebbero aiutare anche i consumi interni: gli italiani, infatti, consumano “solo” 3,5 bottiglie procapite all'anno, contro le 6 dei tedeschi, le 5 dei francesi e le 4 degli spagnoli; anche i dati relativi alla prima parte del 2010 non evidenziano una particolare impennata delle vendite interne (+1,1% nella Gdo). Sotto le feste la situazione dovrebbe invece migliorare: «Nelle festività gli italiani spenderanno in vini e bollicine, al supermercato, in enoteca o al ristorante, circa 1 miliardo di euro - ha dichiarato Giuseppe Martelli direttore generale di Assoenologi - . In questo periodo, come accaduto lo scorso anno, si prevede un incremento delle vendite di confezioni regalo di vini e spumanti che, nonostante il periodo di crisi, faranno registrare un +3% rispetto al 2009».