Leggeri, profumati e dolci i drink Aibes dell’anno

Ricettario –

Al 60° Nazionale a Sorrento sono arrivati 500 delegati da tutta Italia e dall’estero. Concorsi classici, flair e in partnership si sono svolti in una cornice tutta nuova. Che fa tanto tivù

Pensate a un teatro di gara con bottiglie colorate alte come pali della luce. E sullo stesso palco bicchieri luminosi, delle dimensioni di un banco bar. Immaginate che a seguire l’evento ci sia una troupe televisiva. Alla singolare visione aggiungete una schiera di concorrenti liberi. Liberi di indossare una divisa o i jeans, un Borsalino o un cappello di paglia. Liberi soprattutto di raccontarsi, al pubblico e alla giuria, attraverso un microfono ad archetto. No, non è un sogno chimico, né la nuova trasmissione di Ambra Angiolini e Boncompagni. Che ci crediate o meno è l’istantanea scattata al 60° Congresso Nazionale Aibes, andato in scena al Grand Hotel Vesuvio di Sorrento.
Aria di nuovo
Spira un nuovo venticello sul Golfo. Una bella rinfrescata al tradizionale appuntamento voluta dall’Associazione italiana barmen e sostenitori e dal suo presidente Giorgio Fadda, uno giovane dentro, come lo definiscono molti suoi “ragazzi”, giunti in 500 dall’Italia e dall’estero. A spegnere le candeline con Aibes c’erano i vertici delle altre associazioni europee, che con l’associazione italiana sono state le fondatrici dell’Iba nel ’51: Magdalena Watzl (Danimarca), Daniel Crebess (Uk), Harry Granas (Norvegia) e Martin Bergqvist (Svezia), guidati dal vicepresidente Iba per l’Europa, Ron Busman, e dal presidente Derrick Lee. Per la cronaca, la gara di cui parlavamo all’inizio era ospitata da Aibes ma voluta da Wirspa, l’associazione che riunisce i rum dei Caraibi: ha vinto Mattia Pastori del Park Hyatt di Milano, con un drink buono per l’estate e per l’inverno. Il suo Carribean Sun (salvia, zucchero, lime, Orange bitter, frullato di ananas, Eldorado 15 anni) può essere infatti proposto sia in versione fredda sia in versione hot drink. Nelle altre gare, a parte la scenografia, la musica, la tv e Andrea Casta, il bravo presentatore, tutto si è svolto secondo le regole ufficiali. Cocktail dell’anno è Italico, preparato da Tommaso Colonna (a fianco la sua ricetta), base vodka aromatizzata all’arancio con sorbetto al limone: un trionfo di agrumi, a Sorrento, era quasi scontato. Alle spalle di Colonna si è classificata Valentina Saccà. Entrambi protagonisti di molte gare degli ultimi anni, tra cui Barfestival di Bargiornale nel 2008.
Il barman dell'anno e gli altri
Barman dell’anno, dopo aver affrontato una prova teorica e pratica (la realizzazione di un drink), è Andrea Balleri, capobarman della Grotta Giusti di Monsummano Terme (Pt). La gara per la migliore decorazione è stata vinta da Luca Caliani con un orologio di frutta e verdura, mentre nella gara di bartender skill tecnique (ex flair) ha trionfato Carmine Nasti; nello show bartender vittoria a Gianmario Barlocco, che rappresenterà l’Aibes al Mondiale. Si ricorderanno di questa edizione anche Andrea Fidora da Ferrara, categoria under 28. Fidora vince il premio Angelo Zola e stacca il biglietto per il Training center di Singapore, il master di formazione più rinomato tra i bartender.    

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