Le soluzioni Hi-tech del futuro per sommelier

Tecnologie –

Espositori intelligenti, lettori di etichette con collegamento bluetooth, cavatappi al titanio e vestine in neoprene. I prodotti che rendono la vita facile e fanno risparmiare

«Uso il lettore RFid per leggere i tag delle bottiglie e tramite collegamento bluetooth scarico le informazioni sul Pc». «Bravo! Ma ce l'hai lo stabilizzatore termico o il caddie in neoprene per conservare in temperatura i tuoi vini? ». Sarà questo il linguaggio che sommelier o semplici appassionati useranno nel prossimo futuro. Ma nessun dorma! Le innovazioni tecnologiche sono all'ordine del giorno. Chi avrebbe mai pensato di poter usare un cellulare per leggere i codici a barre dei prodotti e, collegandosi ad Internet con lo stesso apparecchio, acquisire informazioni utili e quindi orientare le proprie scelte? Eppure la Toshiba ne ha appena annunciato il lancio (toshiba.it).

Tutte le ultime invenzioni
Di più: con i nuovi codici a radio frequenza (tag), si può usare un semplice lettore Rfid per venire in possesso di informazioni riguardo alle caratteristiche organolettiche di un vino, la sua storia, gli abbinamenti consigliati. Il progetto “Etichetta intelligente”, lanciato dalla camera di Commercio di Torino e dalla Fondazione Torino Wireless (torinowireless.it), si basa appunto su questo tipo di tecnologia, che ha anche ispirato il designer Cristian Riccardi per il suo portachiavi e “lettore di vini”, presentato all'ultima edizione di Vindesign. Cambia dunque il modo di vendere il vino. E, contemporaneamente, si modifica anche il modo di servirlo. Con i nuovi stabilizzatori termici si potrà mantenere costante per ore la temperatura del vino, senza usare un solo cubetto di ghiaccio. Per le degustazioni cieche sono invece d'obbligo le vestine in neoprene, una gomma sintetica, la cui massa è costituita da cellule gassose uniformemente distribuite. Ne risulta un materiale elastico, resistente al taglio e allo schiacciamento, all'invecchiamento atmosferico e soprattutto al calore. E una volta stappata la bottiglia basterà insufflarci all'interno un po' di gas aragon o dell'azoto e i vostri rossi si manterranno a lungo senza ossidarsi. Insomma, nella “Matrix” del vino ci sarà di che divertirsi.

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