La ripresa parte dalla colazione

Archiviato il 2014 con il terzo calo consecutivo nelle visite, il fuori casa in Italia si affaccia al 2015 con un miglioramento del livello di fiducia dei consumatori. Potrebbe essere il preludio alla tanto auspicata inversione di tendenza. «È presto per dirlo - afferma Matteo Figura, responsabile della business unit foodservice di The Npd Group Italia -, anche se dall’ultimo trimestre del 2014 in avanti il trend negativo si è molto attenuato».
Per il mondo del bar, riassunto da The Npd Group nel segmento Quick service (o servizio veloce) il 2014 è stato leggermente migliore rispetto alla ristorazione (Full service o servizio completo); ma la realtà è che entrambi hanno sofferto un calo sia nelle visite, sia nello scontrino medio. «Lo spostamento dalla ristorazione al bar, che aveva caratterizzato il primo anno di crisi, ha esaurito il suo effetto - afferma Figura -: ora calano entrambi i segmenti, per effetto della necessità degli italiani di contenere i consumi, che colpisce sia le occasioni di consumo funzionali sia quelle legate all’appagamento e all’esperienza».

COLAZIONE in controtendenza
Tre i segnali interessanti che Figura individua nel 2014 del canale bar: «Il più importante - afferma - è il ritorno della colazione. La colazione fuori casa si è presa la rivincita su quella domestica, puntando su una maggior varietà di offerta e di prodotti e sul valore dell’esperienza del consumo al bar. Cresce anche lo spuntino pomeridiano, in genere a scapito del pranzo».
L’altro trend forte che Figura sottolinea riguarda i locali di catena: «Dopo essere cresciuti molto negli anni scorsi, nel 2014 hanno registrato un calo a due cifre. Si è esaurito l’effetto novità nel cliente e non tutti i nuovi punti vendita sono stati capaci di restare sul mercato, spesso per una base professionale inadeguata». Foto courtesy Dolciaria Acquaviva LineaBaby.

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