Orogel, numero uno in Italia nel settore dei vegetali freschi sugelati, ha tagliato quest'anno il traguardo dei suoi primi 50 anni di storia: una meta celebrata lo scorso 31 maggio nella cornice austera e imponente di Palazzo Mezzanotte a Milano (l'edificio che ospita la Borsa Valori) alla presenza dei vertici e della dirigenza del gruppo cooperativo e di una folta rappresentanza di giornalisti e operatori dei media. Durante la cena di gala, orchestrata dal noto chef stellato Pietro Leemann che ha utilizzato nella preparazione dei piatti verdure Orogel, Bruno Piraccini, amministratore delegato della società (nella foto in basso), ha snocciolato le tappe storiche e i numeri positivi di una realtà che sin dalle sue origini, esattamente il 1° giugno 1967 quando un gruppo di produttori ortofrutticoli del cesenate dava via alla cooperativa Copa, è sempre stata in crescita e proiettata verso il futuro. Oggi il gruppo può vantare un fatturato aggregato che nel 2016 ha raggiunto i 633,3 milioni euro (+9% sull’esercizio precedente) e una quota complessiva di mercato del 25%, in pratica un quarto dei prodotti vegetali consumati nel nostro Paese proviene da stabilimenti Orogel. «I risultati che abbiamo raggiunto nel 2016, con 11 milioni di famiglie che hanno acquistato i nostri prodotti, mostrano come Orogel rappresenti per gli italiani un marchio che garantisce, oltre a naturalità, gusto e innovazione, anche trasparenza e tracciabilità - ha aggiunto il direttore generale Giancarlo Foschi -. Proprio alla luce di questa preferenza vanno letti i numeri positivi del bilancio del Gruppo Orogel, che chiude il 2016 con un fatturato relativo al solo comparto dei surgelati che tocca i 213 milioni di euro (+11% a valore, rispetto all’esercizio precedente) con un trend di crescita dal 2009 ad oggi del 32%». Inoltre il buon andamento aziendale, è stato più volte sottolineato dai vertici del gruppo nel corso della serata, anche dagli indici di bilancio: nel 2016 il patrimonio netto contabile è salito a 150 milioni di euro (+9%), mentre il capitale immobilizzato è pari a 118 milioni di euro (+3%). La posizione finanziaria netta è migliorata, poi, di 19.900.000 euro. A proposito di futuro, la dirigenza del gruppo ha annunciato un piano di investimenti per il triennio 2016-2018 di 100 milioni di euro. L'obiettivo è di rendere ancora più efficiente il sistema produttivo cooperativo creando, ad esempio, un nuovo sito produttivo a Cesena (investimento: 35 milioni) e potenziando quello di Policoro in Basilicata (investimento: 17 milioni).