Le monodosi confezionate possono essere utilizzate anche al bar, a integrazione delle classiche miscele
Diversificare l'offerta che fa capo alla voce caffè si può ed è alla portata di ogni locale, grazie all'utilizzo delle cialde. Si tratta di dosi preconfezionate monouso (circa 14 grammi) di caffè torrefatto, macinato, dosato, compresso e racchiuso tra due fogli di carta filtro per alimenti.
Una soluzione ideale per i prodotti di nicchia
La quantità di caffè, il grado di macinatura e la compressione sono predefinite per assicurare il miglior risultato in tazza. Se per il canale domestico, il vending e i locali che hanno una richiesta molto limitata di caffè, questo prodotto è proposto per la realizzazione di un buon espresso, nei bar “classici” la cialda si associa a consumi particolari, alternativi, ricercati e anche di nicchia: monorigine, selezioni particolari, la crescente schiera degli aromatizzati, il caffè filtro o il decaffeinato. C'è, insomma, quanto basta per creare una carta dei caffè variegata e accattivante per ogni gusto e momento della giornata. La confezione singola mantiene inalterata la bontà del caffè nel tempo (fino a 6 mesi). L'estrazione è semplice: si pone la cialda sul filtro della macchina espresso e si dà il via a un'erogazione di circa 30 secondi per ottenere 30 cc di espresso. Al pari del pannello di macinato, non va tolta dalla macchina a estrazione conclusa: la si rimuove solo quando è necessario utilizzare il portafiltro che la accoglie.
Poca manutenzione, problemi zero
Nella maggiorparte dei casi la particolare forma della cialda richiede un adattatore, o un gruppo (appositamente realizzato) della macchina espresso con portafiltro. In alternativa ci si può dotare di un'apposita apparecchiatura di piccole dimensioni: in genere si tratta di una semiprofessionale compatta a uno o due gruppi, molto semplice da utilizzare e gestire. Non essendo allacciata alla rete, bisogna ricordarsi di provvedere a rifornire il serbatoio d'acqua (una spia avverte quando c'è bisogno di un ulteriore carico), che va rinnovata almeno una volta la settimana. Per non avere problemi di incrostazioni calcaree è bene utilizzare acqua con un basso contenuto di calcare e povera di minerali. Se si utilizzano più miscele (e il mercato “in cialda” ne offre ormai un'ampia gamma) è importante togliere ogni residuo al passaggio da un gusto all'altro. Se, per esempio, con la cialda si è ottenuto un caffè aromatizzato alla cannella, è bene far scendere un po' d'acqua per pulire il portafiltro (un'alternativa può essere l'utilizzo di un portafiltro dedicato), affinché l'aroma presente nella schiuma rimasta sul beccuccio non interferisca con il gusto del successivo espresso.