Cambio ai vertici di Abi Professional. L’assemblea nazionale dei soci, che si è riunita a Roma, presso ESH Executive Style Hotel, per il Secondo congresso nazionale dell’associazione, ha scelto Ernesto Molteni come nuovo presidente. Alla carica di vicepresidente è stato eletto Alessandro Bernardi, mentre Silvio Borghesan ha assunto il ruolo di tesoriere.
Nel corso dei lavori, è stato eletto anche il nuovo Comitato Esecutivo, che resterà in carica per i prossimi quattro anni, costituito da 15 membri, che sostituisce quello iniziale, formato dai Soci Fondatori che dettero vita ad Abi Professional nel novembre del 2014.
Molteni succede così a Umberto Caselli, “il Presidentissimo”, tra i principali artefici della nascita di Abi, personaggio di riferimento del settore, con alle spalle incarichi importanti nelle associazioni di categoria, per 12 anni a capo di Iba (International bartenders association), che è stato insignito all’unanimità dal neo Comitato del titolo di presidente onorario.
Un passaggio fisiologico e programmato, dal momento che il primo Comitato esecutivo aveva assunto la carica per un solo anno, proprio per dare spazio a “forze più giovani” nel portare avanti il progetto dell’associazione.
«Sono diverse le sfide che ci attendono – ha spiegato a bargiornale.it il nuovo presidente -. Innanzitutto, vogliamo fare di Abi un punto di riferimento per chi svolge il mestiere di barman, soprattutto alle nuove leve, e sostenerne la crescita professionale, culturale ma anche sotto il profilo etico. Discorso che si collega all’impegno nella didattica e nella formazione, per dare un arricchimento professionale ai soci, e nell’attività dell’Accademia, rivolta ai giovani fino a 28 anni».
Impegno che mette al primo posto il bere consapevole. «In questo ambito abbiamo già avviato un progetto per l’etichettatura dei cocktail, ovvero per avere nelle carte dei locali una descrizione completa delle caratteristiche di quanto viene proposto, che, quindi, oltre alle proprietà organolettiche di un drink, ne indichi anche contenuto di alcol, calorie e proprietà chimico fisiche. Progetto che abbiamo già presentato a Iba – spiega Molteni -. A questo si aggiunge la battaglia per far sì che a vendere alcolici sia un serio professionista, che conosca bene la materia e che sia dotato di apposita licenza».
Altro punto è la valorizzazione dei prodotti enogastronomici nazionali e regionali. «L’obiettivo è quello di affiancare nei nostri locali alla proposta di cocktail quella delle eccellenze alimentari dei territori, valorizzando le loro rispettive qualità».