Alla Francoli Cup 131 studenti Ipsar si sfidano nei miscelati da aperitivo e nei notturni a base di grappa. Per la cultura del servizio responsabile
Al Palazzo dei congressi di Stresa si è svolta una sfida tra i barman di domani. Centotrentuno finalisti in rappresentanza di 74 scuole alberghiere italiane, ma anche irlandesi, tedesche e maltesi. Tema in classe: i cocktail a base di grappa. Svolgimento da 10 in condotta. I concorrenti si sono sfidati in cocktail “happy hour” e “after hours”, due categorie dai nomi giovani, come i protagonisti della gara.
«La preparazione dei nostri finalisti Rita Ferrigno (classe 4a) e Gaetano Esposito (classe 3a), è iniziata un mese prima. Prima di preparare le ricette ci siamo concentrati sull’esecuzione tecnica del drink, sui dosaggi, la postura e su tutte quelle piccole ma fondamentali regole che se non rispettate si trasformano in punti di penalità». Ha le idee chiare Anna Di Sandro, docente dell’Ipsar di Castellamare di Stabia e protagonista nelle gare di cocktail. «Le ricette proposte rispettano la regola che un buon barman deve far sua: far bere bene, con gusto, equilibrio e moderazione».
Sono nati così un aperitivo e un notturno saporiti, ma dal tenore alcolico moderato, come Vesevus (3 cl Bitter D’Amante, 2,5 cl grappa alle fragoline, 0,5 cl vodka Menta Deep, 1 cl di succo lime) e Velvet Sensation (1 cl grappa Francoli Cru di Brachetto, 3 cl grappa al cioccolato, 2 cl Opal Nera, 1 cl vodka Menta Deep). Non sono ricette isolate, al contrario. Molti cocktail in gara profumavano di leggerezza.
Messaggio chiaro: si possono realizzare drink di qualità, senza strafare.
«La Francoli Cup - spiega il direttore marketing Alberto Francoli - ha un compito formativo. Intendiamo trasmettere ai futuri professionisti il messaggio di un prodotto, la grappa, che senza demonizzazioni deve esser vissuto come uno strumento di lavoro. I ragazzi ne sono consapevoli e sono stati protagonisti in gara, così come lo sono, coscienziosamente, tutti i giorni in un mondo che attacca l’uso di alcol scambiandolo per abuso».
Appuntamento a marzo 2010. Per gli aggiornamenti basta connettersi con la community di Francoli e il gruppo Francoli su Facebook, creati dal brillante organizzatore Stefano Francoli, che ha fatto già il pieno di “amici”, giovani e meno giovani.