A Belèm, nello stato brasiliano del Parà, l'azienda di Amazon Beer ha puntato sulla valorizzazione dei frutti locali tropicali per creare una ricca linea di birre speciali dai sapori insoliti.
Saper valorizzare le eccellenze locali, a qualunque latitudine, è garanzia di successo. Lo dimostra la storia di Amazon Beer, brew pub di Belém, nello stato di Pará. Siamo nel Nord del Brasile, nella città considerata la porta d’accesso alla regione amazzonica. E sono proprio i frutti di questa ricchissima terra quelli dai quali è partito il proprietario di Amazon Beer, Arlindo Guimarães, per arrivare a produrre birre artigianali uniche. Gli ingredienti regionali sono stati la chiave che ha usato Guimarães per spiegare ai propri clienti la peculiarità delle proprie birre e la differenza rispetto a quelle di produzione industriale (il Brasile è il terzo maggior mercato al mondo per produzione di birra).
Puntando sull’utilizzo di frutti, radici e bacche dell’Amazzonia, Guimarães ha ottenuto due risultati: da un lato ha contribuito alla valorizzazione della cultura e del patrimonio gastronomico regionale, sulla scia del lavoro di chef come Alex Atala. Dall’altro ha creato una nuova scuola brassicola che punta ad affiancare le più note tradizioni tedesche, belghe e inglesi.
Amazon Beer ha saputo cavalcare l’onda lunga del successo del mercato della birra artigianale negli Stati Uniti (negli ultimi anni sempre in crescita a due cifre), che si è propagata in tutto il Sud America, toccando oltre al Brasile anche Argentina e Cile. In pochi anni la produzione del birrificio di Belém è passata dagli iniziali 10mila litri al mese agli attuali 125mila litri suddivisi in una quindicina di etichette, alcune delle quali prodotte in collaborazione con altri birrifici: è il caso per esempio di Cupulate Porter, la cui ricetta è frutto di un lavoro a tre con i birrifici Bodebrown e Debora Bier di Curitiba.
Una location indovinata
Parte del successo di Amazon Beer è stata la scommessa di installarsi, fin dal lancio, nella nuova area dei Docas, l’antico porto fluviale della città oggetto negli anni 2000 di un ampio piano di recupero con l’obiettivo di creare uno spazio di intrattenimento e aggregazione per la città. I tre vecchi magazzini della Estação das Docas sono stati recuperati e adibiti a locali, spazi espositivi e mercati: il risultato è un flusso di circa 5mila visitatori al giorno in un’area che occupa 32mila metri quadri distribuiti su un fronte di 500 metri affacciato sulla baia di Guajará.
Il brew pub Amazon Beer occupa uno dei tre magazzini, in uno spazio diviso tra area di produzione e un bar-ristorante con diverse centinaia di coperti tra interno ed esterno. A dividere le due aree il bancone del bar, che lascia in bella vista i tini di cottura, illuminati ad arte la sera per valorizzarne la presenza in modo scenografico.
Cucina del territorio
Coerentemente con i valori del birrificio, anche la proposta culinaria dell’Amazon Beer fa leva sulla valorizzazione degli ingredienti locali. Tra gli appetizer più richiesti ci sono ad esempio il pastel de tacacá, una sorta di panzerotto ripieno di gamberetti e jambu, il crescione locale, e il bolinho de pato com tucupi (polpette con carne di anatra e una salsa a base di manioca) mentre tra i piatti principali il best seller è il filhote em crosta de castanha-de-Pará guarnecido de arroz com jambu, dove gli ingredienti locali sono il filhote (branzino, tipico della regione), la castanha (castagna) e l’onnipresente jambu.
Le manifiche sette di Amazon Beer
Sono sette le birre speciali prodotte utilizzando come ingredienti i frutti dell’Amazzonia: è la gamma prodotta da Amazon Beer, microbirrificio di Belém. Si va dai 3,8% di Forest Pilsen, medaglia d’Oro all’International Beer Challenge nel 2014, agli 8,6% di Imperial Ipa, realizzata con aggiunta di Erva Chama. Tra le più apprezzate, premiate a vari concorsi nazionali o internazionali, ci sono Witbier Taperebá (4,7%) che ricorda le blanche belghe; Red Ale Pripricoca (6%) con l’omonima radice; Forest Bacuri (3,8%) una birra fruttata e leggera; Stout Açaí (7,2%), con aroma di caffè e cioccolato, eletta nel 2014 miglior birra del Brasile al Concurso Brasileiro de Cervejas. Completano la gamma Cupulate Porter (5,9%), River Lager (5,2%) e Ipa Cumaru (5,7%).
Nella foto, da sinistra, Forest Bacuri, Witbier Tapereba, Syout Açai, Forest Pilsen, River Lager, Red Ale Priprioca, Ipa Cumaru.