Alla festa del Ti’Punch

Dirk Hany vincitore di TiPunch Rhum Clément a Martinica

Bargiornale vi porta alla scoperta degli spirits dell’America Latina: Ti’Punch Cup di Rhum Clément nell'isola di Martinica è l’occasione per omaggiare il più classico dei drink a base di rhum agricole (foto Héritiers H. Clément)

Il cocktail vincitore di TiPunch Cup 2016: French Créolian di Dirk Hany
Il cocktail vincitore di TiPunch Cup 2016: French Créolian di Dirk Hany

Le bois lélé, chiamato anche bwa-lélé in creolo o quarirabea turbinata in termini botanici, è una pianta aromatica nativa dei Caraibi dalla quale si ottiene uno strumento piuttosto conosciuto tra i barman noto come swizzle stick. Si usa facendo roteare il manico tra le mani, in un movimento coreografico e sussultorio, allo scopo di emulsionare i miscelati a base di rhum. Il bois lélé si ricava tagliando il tronco della pianta, che può raggiungere sei metri d’altezza, in corrispondenza del punto d’intersezione delle foglie disposte a cinque raggi. I rami sono a loro volta affilati fino a formare una raggiera. Lo swizzle stick non nasce per i cocktail. Originariamente era uno strumento utilizzato dagli indigeni per usi medicinali e in seguito in cucina, uno speciale “frullino” i cui raggi, recisi con una lama, permettono di mescolare drink come il Ti’Punch, archetipo della miscelazione nelle Antille Francesi (Martinica, Guadalupa, Saint-Martin, Saint Barthélemy) costruito su tre pilastri: zucchero di canna, citron vert (sembra lime, ma non è) e rhum agricole. Questo miscelato dal cuore ruspante, genuino e sfavillante come la terra vulcanica dalla quale trae linfa e origine, nasce come pozione per alleviare le fatiche degli schiavi nelle piantagioni di canna da zucchero e come sollazzo per i signori della terra.

Omaggi e rivisitazioni
A questa miscela ancestrale si sono ispirati i 17 bartender - giunti in Martinica da Europa, Stati Uniti e Hong Kong - per la prima edizione internazionale della Ti’Punch Cup di Rhum Clément, tra i bestseller distribuiti dal Gruppo Meregalli. All’Habitation Clément, sede di rappresentanza ma soprattutto centro culturale del celebre rhum delle Antille, i bartender hanno dedicato interessanti tributi al classico, di fronte a una platea di addetti ai lavori e di ospiti locali di oltre un migliaio di persone. Riccardo Marinelli del Jerry Thomas Speakeasy di Roma, giunto secondo per una banale questione cronometrica, ma di questo ne hanno già parlato le cronache, ha concentrato la sua ricerca sul lato più genuino e ruspante del miscelato in questione. Al tavolo della giuria internazionale della prima prova, di cui ho avuto l’onore e l’onere di fare parte, ha presentato “T-Break”, una miscela che nell’insegna e nel contenuto, celebra il riposo del guerriero dal lavoro nei campi. Col suo drink ha restaurato una pellicola di vita quotidiana alle Antille in cui possiamo ammirare bicchieri fatti di coccio, generose dosi di rhum o del suo antenato tafia, limone verde spremuto in qualche goccia e un pizzico di zucchero. La ricetta di Marinelli, fedele alla tradizione, non prevede l’uso del ghiaccio. In Martinica è tuttora così. Chi vuole il ghiaccio lo deve chiedere. Il servizio prevede di regola un’ampia scelta di giovani rhum, limone verde tagliato a spicchi dal quale spremere il succo (non va nel bicchiere) e sciroppo di zucchero di canna. T-Break aggiunge gocce di zenzero fresco centrifugato, sciroppo di miele d’acacia (omaggio al cubano Canchanchara), una miscela di tè verde e nero (che fa le veci del lato amaricante) con le note fresche e vegetali dello zenzero e lemongrass. Compagna di squadra nell’avventura caraibica di Marinelli è stata Valentina Grilli, arrivata tra i migliori otto nella classifica generale, e in forza al Mag Café di Milano, che ha puntato anche lei sulla combinazione tra Ti’Punch e tè usando però un’infusione rapida di Oolong con caramello in rhum Clément Agricole.

Esperienze diverse
«È stata un’esperienza entusiasmante - commenta Grilli - perché mi ha permesso di entrare in contatto con diversi modi di concepire la miscelazione da quello più tecnico del campione di Hong Kong Timothy Ching (terzo classificato) o del vincitore Dirk Hany (festante nella foto di apertura) con il suo French Créolian, al modo più genuino, ma altrettanto interessante, di Livia Verin, la portabandiera della Martinica che ha lavorato su un’originale combinazione di peperoncini piccanti e mandarini». (tipunchcup.com)

Il cocktail T-Break di Riccardo Marinelli, secondo classificato al TiPunch Cup
Il cocktail T-Break di Riccardo Marinelli, secondo classificato al TiPunch Cup
Valentina Grilli (Mag Café, Milano), ottavo posto
Valentina Grilli (Mag Café, Milano), ottavo posto
Riccardo Marinelli (Jerry Thomas Project, Roma) secondo classificato a TiPunch Cup
Riccardo Marinelli (Jerry Thomas Project, Roma) secondo classificato

 

Ricetta vincente

French Créolian

di Dirk Hany (Widder Hotel, Zurigo CH)

Ingredienti

5 cl Rhum Clément Canne Bleue

2 cl Créole Shrubb Clément

1 cl sciroppo canna da zucchero

2 cl succo fresco lime

2 cl float vino rosso francese

Preparazione

Agitare nello shaker con ghiaccio tutti gli ingredienti tranne il vino rosso, filtrare in un coppa tumbler piena di ghiaccio tritato, versare adagio il vino rosso nel bicchiere aiutandosi con un cucchiaio cocktail, guarnire con chicchi di uva rossa.

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