L’Almanacco dei cocktails, la nuova drink list di Kasa Incanto firmata Fabio Camboni

Kasa Incanto

Forse non tutti ricorderanno l’Almanacco del giorno dopo, il rotocalco televisivo che andava in onda su Rai 1 prima del tg della sera: un contenitore di notizie e curiosità relative alle cose del giorno successivo, che si apriva con l’orario in cui sarebbero sorti e tramontati il sole e la luna, seguito dalla biografia del santo del giorno, e da una serie di rubriche che affrontavano diversi temi. Allo storico programma che per quasi 20 anni ha accompagnato la cena degli italiani, si ispira la nuova drink list di Kasa Incanto, locale dalle due anime, metà cocktail bar e metà ristorante, che si affaccia sul Golfo di Gaeta.

L’Almanacco dei cocktails, questo il nome del menu, raccoglie le nuove raffinate alchimie elaborate dal bar manager Fabio Camboni (nella foto in apertura), e frutto di mesi di ricerca e intenso lavoro al quale ha contribuito l’intero staff del locale. Alchimie che costituiscono l’offerta drink di Kasa Incanto per i prossimi 12 mesi, organizzate in una carta che riprende in modo giocoso la formula e lo stile del rotocalco televisivo, fin nei codici grafici ispirati alle stampe antiche. Come il suo modello, inoltre, il menu vuole diventare un appuntamento quotidiano per i clienti, un rituale all’insegna del bere bene e dell’accoglienza, trasmettendo tutta la passione che ha portato alla messa a punto delle creazioni che ne fanno parte: 32 cocktail originali, suddivisi in sette sezioni, ognuna delle quali contiene drink ispirati a un tema.

Si parte con la sezione Correva l’anno, composta dai cocktail affinati, tra i quali troviamo chicche come il Dr Amphorius, un twist sul Negroni, affinato in anfora di terracotta e fatto con Maidenii Vermouth, Bitter Mulassano, Hendrick’s Gin ed erbe, e poi ancora affinato in vetro con pepe e foglie d’ulivo disidratato, o il V per Vesper, rivisitazione del Vesper Martini, preparato con Absolut Vodka, Beefeater 24 Gin, Lillet Blanc e invecchiato in una botte lasciata in aperta campagna, su un albero a 4 metri d’altezza, esposta alle intemperie, botte nella quale in precedenza è stato affinato l’amaro homemade Kasa: un felce esperimento, che ha restituito un prodotto unico, dolce e ben calibrato.

Segue la sezione dei Briosi, drink frizzanti tra i quali trova posto un cavallo di battaglia del locale come il Tie Break, ispirato a un altro super classico, lo Champagne Cocktail, ma che rappresenta un vero e proprio cocktail nel cocktail, in quanto fatto con uno sciroppo homemade di Milano-Torino unito a prosecco.

Altra categoria è Passaggio a Nord Ovest, che conduce in un viaggio nel gusto che dal Giappone, con Pearl Harbor, fatto con Nikka Blended, Sailor Jerry Rum aromatizzato al rafano e basilico, yuzu, sciroppo di riso e mandorle, agrumi e aceto balsamico, conduce fino alla costellazione di Andromeda, con l’omonimo drink a base di Bombay Sapphire all’ortica e curcuma, Pierre Ferrand Dry Orange, sciroppo di mirtillo, mirto e ribes, Amer Picon, tintura di rucola, limone e aria di bucce di litchi.

Scorrendo l’Almanacco ci si imbatte poi nei cocktail enigmatici, racchiusi nella sezione La sciarada, come il Gibsoff, fatto con Monkey 47, vermouth Noilly Prat, che inganna con la sua finta cipollina fatta in realtà da una perla di litchi.

Si arriva quindi alla sessione Tempi Moderni, che vuole regalare una vera e propria scossa con cocktail come Tutto fa Broadway, con vodka Grey Goose ai pepi, sciroppo ai semi di zucca, bitter al papavero e cannabis, Roots Mastiha, limone, profumo di mano di Buddha (una varietà di cedro tipica dell’estremo oriente, e fiore elettrico, per un’autentica esplosione di emozioni.

Nella carta non manca anche una sezione dedicata agli analcolici, chiamata Carosello e composta di drink colorati e festosi, curati nel minimo dettaglio, come Nairobi, con pompelmo giallo e pompelmo rosa, succo di limone e arancia e sciroppo di riso rosso e mandorle.

Si chiude con Mordi & Fuggi, una linea di homemade pensati per essere serviti assoluti, tra i quali l’amaro Kasa, fatto con erbe della charteause francese e invecchiato in botte, o l'Olio del Conte, un Negroni bianco preparato con un’infusione di olive di Gaeta nel gin, perfetto anche come digestivo e da servire on the rocks, o ancora lo Spinaux, un Pimm’s fatto con fave di cacao tostate in forno e cognac.

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