Beer & Food Attraction ritorna a RiminiFiera in forma digitale

Al difficile momento, RiminiFiera (IEG) risponde organizzando una serie di webinar per Beer & Food Attraction e BBTech Expo, storici momenti di confronto per gli operatori horeca.

Foto courtesy Beer & Food Attraction 2021

Gli eventi Beer & Food Attraction e BBTech Expo si terranno a RiminiFiera il 12 e 13 aprile prossimo, ma solo in collegamento digitale, con una serie di conferenze e webinar tematici come quello organizzato da Bargiornale su "Distillati e Liquori di Birra".

Sono tempi duri per locali e fiere, ancora ostacolati dalla perdurante pandemia Covid-19, anche se già si vedono spiragli di libertà con l'avanzare delle vaccinazioni. Organizzata da RiminiFiera (IEG-Italian Exhibition Group), dopo il recente Salone della Gelateria e Pasticceria Sigep (15-17 marzo), si terranno il 12 e 13 aprile prossimo gli eventi Beer & Food Attraction e BBTEch Expo (tecnologie per bevande) dedicati al mondo dell'horeca, dalle birre alle bevande, al food, alle attrezzature di settore.

Controllo dell'evoluzione del distillato in cantina courtesy by Distilleria Sibona

Ci si portà collegare solo telematicamente (non quindi in presenza) a una serie di conferenze e webinar come quello organizzato dalla nostra rivista Bargiornale su un tema che sta riscuotendo un rinnovato interesse "Distillati e Liquori di Birra". Moderati dal collega Andrea Mongilardi, saranno presenti, via Zoom:
Michele Di Carlo, il noto "gustosofo", presidente del Classic Cocktail Club e grande conoscitore dell'universo bevande alcoliche e non, docente Slow Food e dell'Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo (Cuneo);
Dennis Zoppi, pluiripremiato bartender mixologist internazionale, fondatore di De&Co, prima Cocktails Mastery University, creatore di nuovi spiriti, che ha aperto recentemente a Torino la propria microdistilleria urbana, nel centro di Torino;
Marcello Trentini, chef internazionale e patron del ristorante Magorabin di Torino, oltre che del Casa Mago Lounge Bar, sempre a Torino; Ambasciatore nel mondo per la Federazione Italiana Cuochi (Fic).

PANORAMA BIRRARIO IN FERMENTO
La pandemia Covid-19 ha ovviamente coinvolto anche il mondo delle birre, al cui interno dobbiamo registrare importanti cambiamenti e nuove tendenze.
Praticamente bloccato il canale horeca per l'inspiegabile chiusura a intermittenza di bar e ristoranti e conseguente crollo delle vendite (non compensato dal servizio asporto o delivery), il mercato delle birre si è spostato nel consumo in casa, concentrandosi e riversandosi nel canale gdo dove ha superato per la prima volta il fatturato di 2 miliardi di euro (dati Iri Italia 2020) con un +10,7% in valore e + 9% in volume, per un totale di 11 milioni di ettolitri, dopo un 2019  in cui la crescita era stata più limitata (+3%). All'interno degli assortimenti l'incremento maggiore è state registrato dalle birre Speciali (+18,9%), seguito dalle standard (+9,5%) e e dalle premium (5,9%).
Per quanto riguarda invece il canale dei Grossisti Specializzati (concentrati sull'horeca), i dati Iri Grossisti Bevande riporta  un crollo totale dei volumi con -31,4, in particolare per il settore birra con -35,4% in termini di volumi e -35,8% in termini di ricavi. Nel canale Cash & Carry invece la vendita di birra registra una certa stabilità (-0,1%) in volume e perdite contenute in fatturato (-2,3%), con un calo dei prezzi medi che vede crescere la fascia mainstream (tradizionale) a discapito delle premium con un aumento delle bottiglie in vetro da 66 cl a fronte di un calo di quelle 33 cl.
Complessivamente il settore birra, grazie anche all'incremento deli birrifici artigianali (arrivati a quota 4%) e all'indotto, contribuisce con un valore corrispondente al 0,5% del Pil nazionale, per un totale di 9 miliardi di euro (2018), dei quali oltre 5,7 miliardi da ricondurre al canale horeca, realizzati con oltre un milione e 200mila addetti e 340mila imprese collegate.

I MOTIVI DI UNA LUNGA CRESCITA, ORA BLOCCATA
Tra i fattori che hanno contribuito alla costante crescita degli ultimi dieci anni, oltre a un costante tasso di innovazione, tra prodotti (nuove tipologie come Ipa-India Pale Ale e Iga-Italian Grape Ale) e confezioni (fusti da 20 litri in Pet riciclabile), e all'aumento degli operatori (dai locali specializzati ai birrifici artigianali), c'è la tendenza alla destagionalizzazione dei consumi e all'incremento della clientela femminile.
Il ricorso a ingredienti di territorio, spesso a coltivazione bio, dall'orzo, al riso, ai cereali "minori", al luppolo (in particolare dei piccoli birrifici) crea anche una maggiore fidelizzazione con la clientela più informata.
Inoltre, sempre più spesso, si registra la presenza di impianti alla spina in ristoranti e pizzerie, con una maggiore possibilità di scelta tra le varie tipologie, non solo nelle grandi città come Roma e Milano e nei centri turistici, ma anche in località di provincia che a torto potevano essere considerate secondarie per il settore.
Per avere un panorama più aggiornato bisogna attendere il webinar di apertura del 12 aprile di Beer & Food Attraction con gli interventi, tra gli altri, di Vincenzo Caso (presidente Italgrob), Michele Cason (presidente Assobirra), Marco Colombo (direttore IRI Italia), Luca Pellegrini (presidente Trade Lab), Corrado Peraboni (presidente IEG). Altri contributi sono attesi da Fic-Federazione Italiana Cuochi, Fipe-Federazione Pubblici Esercizi, NPD Group, CERB-Centro di Eccellenza per la Ricerca sulla Birra, Unionbirrai, Cast Alimenti, Unione Degustatori Birre, Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo (Cuneo).

RICHIESTE DI SUPPORTO AL SETTORE
Come una delle misure anticrisi, Assobirra e Fipe hanno più volte chiesto al Governo di ridurre la quota delle accise (imposte fissa) sulla birra che pesa per 2,99 euro per ettolitro, una imposta che colpisce solo la birra tra tutte le bevanda da pasto e tra le più alte d'Europa, con una ulteriore diminuzione del 40% per i piccoli birrifici sotto i 10mila ettolitri. Un calo fiscale che, come per gli anni scorsi, ha favorito un aumento della produzione locale e delle esportazioni, con contestuale aumento delle entrate fiscali per lo Stato.

FORMIDABILI QUEGLI ANNI
RiminiFiera è da sempre un punto di riferimento per il settore delle birre, bevande e food. Ancora nella memoria collettiva di tutti gli operatori italiani (ed esteri) resiste il ricordo delle dodici edizioni di Pianeta Birra (1999-2010), indimenticabile kermesse fieristica che, utilizzando i grandi spazi della nuova location fieristica sulla via Emilia, si presentava ricca di presentazioni birrarie, stand tematici e spettacoli musicali di tutti le principali aziende di settore. Un richiamo tanto forte per pubblico e operatori, capace di coinvolgere con feste ed eventi vari un centinaio di locali della circostante Riviera Romagnola, dai pub alle birrerie ai bar e ai ristoranti. Superata la ruggente fase spettacolare, la subentrante (e più tranquilla) Selezione Birra ha visto la partecipazione e la crescita dei birrifici artigianali, fino all'attuale settimana edizione di Beer & Food Attraction.

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