
Nella stagione in cui il consumo di birra vede il suo momento migliore, l’estate, cresce anche la tendenza a un consumo più consapevole. Lo mostrano i nuovi dati diffusi da AssoBirra, in vista della Giornata Internazionale della Birra. L’ultima indagine realizzata da Bva Doxa per il Centro Informazione Birra (Cib) di AssoBirra, la fotografia periodica del mondo birrario italiano che segue il report annuale, punta i riflettori sulla Gen Z, che amplia il concetto di responsabilità includendo anche dimensioni valoriali e sociali, come il rispetto dei contesti e il consumo moderato. «I dati confermano un cambiamento culturale in atto - commenta Andrea Bagnolini, direttore generale di AssoBirra, che ha di recente cambiato il board - oggi il consumo di birra si lega sempre più a scelte consapevoli, che riflettono nuovi stili di vita, varietà dell’offerta e una maggiore attenzione al contesto. Un approccio che coinvolge tutte le generazioni e che rende la birra protagonista di una socialità estiva più responsabile, leggera e attenta ai valori».

Il bere responsabile è un principio condiviso trasversalmente da tutte le generazioni, come conferma la quasi totalità degli intervistati, che dichiara di adottare sempre o spesso comportamenti consapevoli (89% del campione totale). Tra i comportamenti più diffusi associati al consumo responsabile emerge l’evitare di bere prima di guidare o lavorare (65%). Ma, se la responsabilità è un fattore comune, le motivazioni che sottendono a questo sentiment cambiano in base all’età: la Gen Z mostra una particolare attenzione al benessere psicofisico, all’autocontrollo e alla sostenibilità, i Millennials si distinguono per un approccio più funzionale e orientato alla qualità, mentre la Gen X collega il consumo responsabile soprattutto a lucidità e senso del dovere.
Concentrandosi sulle nuove generazioni, si nota come per la Gen Z entrino in campo anche aspetti valoriali e relazionali: l’influenza del contesto sociale (32%), il bere solo in situazioni percepite come sicure (25%) e la coerenza con il proprio stile di vita (30%). Tra le scelte di consumo emergono anche quella di alternare alcolici e bevande analcoliche o acqua (16%), il trend definito “zebra striping”, che consente di vivere momenti di socialità in modo più attento e responsabile, senza rinunciare al piacere. Una tendenza in crescita soprattutto tra i più giovani, in particolare nella Gen Z, anche nei contesti estivi. Emerge, inoltre, la preferenza per bevande alcoliche sostenibili (12%).
In questo contesto, nei mesi più caldi le preferenze dei consumatori si orientano prevalentemente verso birre leggere, scelte dal 31% del campione totale. Tra gli altri elementi più apprezzati emergono il gusto delicato, non invadente e piacevole anche per chi non è abituato a sapori forti (44%), la bassa gradazione alcolica (29%) e il basso contenuto calorico (26%), segnali di un consumo che coniuga piacere e leggerezza. Si fa strada anche la birra analcolica come alternativa valida per circa la metà del campione: il 25% della Gen Z la sceglie sempre, contro il 19% dei Millennials e il 18% della Gen X, mentre oltre la metà degli intervistati (53%) ne valuta il consumo a seconda dell’occasione. Quando si parla di formati preferiti, la birra alla spina si conferma in assoluto la preferita (48%), sebbene la birra in bottiglia mantenga una buona rilevanza (34%).
A offrire una lettura più ampia sulla visione e sul ruolo del mondo horeca è Dino Di Marino, Direttore Generale di Italgrob, che richiama l’attenzione sul ruolo dei distributori: «L’horeca si è sempre dimostrata pronta a intercettare i cambiamenti in atto. I distributori stanno già adattando assortimenti e strategie, per rispondere alla crescente domanda di scelte più consapevoli e a basso contenuto alcolico». Anche sul versante sostenibilità c'è l'impegno dei distributori a farsi parte attiva: «La nostra missione - promette - è diventare un anello attivo nella diffusione di buone pratiche, valorizzando il rispetto dell’ambiente lungo tutta la filiera: dalla logistica all’utilizzo di packaging sostenibili, fino alla gestione dei rifiuti e alla riduzione degli sprechi».


