Svelati i finalisti del Premio Strega Mixology

Liquore Strega

Cocktail e letteratura. È su questo binomio che si gioca quest’anno il Premio Strega Mixology che per le sua quarta edizione ha chiamato i bartender a cimentarsi nella creazione di drink a base di Liquore Strega ispirati a uno dei 71 libri vincitori del Premio Strega, tra i più prestigiosi concorsi letterari italiani.

Oltre 200 le ricette candidate al concorso, ma solo cinque di queste accederanno alla finale della competizione. Quali e i nomi dei loro autori sono stati svelati in un evento di presentazione svoltosi al Gin Corner di Roma.

Eccoli: Testa Dura (Liquore Strega, Amaro Braulio, sherbet limoni e camomilla home made, succo di limone e ginger beer) di Ugo Acampora del Twins, cocktail, wine, coffee di Napoli, ispirata a Il desiderio di essere come tutti di Francesco Piccolo (Premio Strega 2014); Ancora una volta (Liquore Strega, Tanqueray Ten Gin, succo di limone, honey mix Dzenevrà e foglie di menta) di Jonathan Bergamasco del Caffè Imperiale di Vercelli, ispirata a La strada per Roma di Paolo Volponi (Premio Strega 1991); Ottovolante (Liquore Strega, Vermouth al Pop Corn home made, Fernet, ginger ale e twist d’arancia) di Gianluca Di Giorgio del Bocum Mixology di Palermo, ispirata a Vita di Melania Gaia Mazzucco (Premio Strega 2003); Cosmo Stregato (Liquore Strega, Vodka Torrone Mix, succo di limone, spuma di bacche e fiori di sambuco con yuzu) di Solomiya Grytsyshyn del Chorus Cafè di Roma, ispirata a Microcosmi di Claudio Magri (Premio Strega 1997); Il compositore stregato (Liquore Strega, whisky torbato, succo di limone, uovo aromatizzato, acqua sciroppata camomilla e menta, grattata di noce moscata) di Edoardo Nervo di Les Rouges di Genova, ispirata a I bei momenti di Enzo Siciliano (Premio Strega 1998).

Cinquina che fa il paio con quella degli scrittori candidati al Premio Strega letterario. Una coincidenza non casuale: la finale del contest, presentata da Stefano Nincevich, responsabile iniziative speciali di Bargiornale, si disputerà infatti il 5 luglio, a Roma, in concomitanza con la serata finale della settantaduesima edizione del Premio Strega.

«Con questa scelta abbiamo voluto sottolineare la vicinanza tra miscelazione e letteratura e come la prima rientri nel più vasto panorama delle attività culturali – spiega a bargiornale.it Kenia Palma, marketing manager di Strega Alberti -. Perché come lo scrittore racconta scrivendo, il barman racconta preparando i suoi cocktail». Ma non solo. «Vogliamo trasmettere questo concetto anche a un pubblico più vasto rispetto a quello dei bartender e dei clienti dei cocktail bar. In occasione delle “doppia finale” avremo oltre 1200 ospiti, una platea molto eterogenea che abbraccia i più diversi settori del mondo della cultura delle istituzioni e dell’imprenditoria italiana, ai quali verranno serviti i cinque drink, che saranno dunque gli ambasciatori della cultura del buon bere – conclude Palma -. Un’opportunità importante per far conoscere e apprezzare la qualità del lavoro di tutti i bartender, non solo quelli che hanno partecipato al nostro contest. Un contributo che Strega Alberti vuole dare allo sviluppo della mixology in Italia».

Per prepararsi al meglio all’appuntamento i finalisti saranno ospiti di Strega Alberti a Benevento, il 29 e 30 maggio, per perfezionare le proprie creazioni con l’ausilio di esperti. Creazioni che in gara dovranno superare il vaglio di una giuria tecnica composta da nomi di primo piano del bartending, quali Alez Frezza, Samuele Ambrosi e Leonardo Leuci, e da un panel di giornalisti della stampa di settore e bartender.

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