Bordiga, spirito occitano e trasparenza produttiva

Bordiga 1888 da oltre 30 anni produce vermouth, liquori alpini e distillati rimanendo fedele a se stessa e senza scendere a compromessi su qualità delle materie prime e artigianalità

Bordiga 1888 da oltre 30 anni produce vermouth, liquori alpini e distillati rimanendo fedele a se stessa e senza scendere a compromessi su qualità delle materie prime e artigianalità

La tradizione è il nostro futuro. Potrebbe sembrare uno slogan, ma non lo è. Nella distilleria Bordiga, ubicata a Cuneo ai piedi delle valli occitane dove ancora si parla un dialetto di origine provenzale, si producono vermouth, liquori, distillati e amari alpini dal 1888 restando fedeli alla filosofia del fondatore Pietro Bordiga, appassionato erborista e profondo conoscitore delle botaniche alpine e delle spezie orientali. Una filosofia che si traduce in piccole produzioni dove il punto di partenza sono le botaniche lavorate singolarmente per ottenerne il meglio, sia in macerazione che in distillazione. «Siamo diversi - aggiunge Riccardo Molinero, responsabile commerciale della società cuneese - anche perché tutta la lavorazione viene effettuata internamente utilizzando ben due alabicchi, tra cui un settecentesco alambicco a fuoco di legna e seguendo ricette e metodi ultracentenari. Una diversità che ci è riconosciuta e premiata dal mercato anche all’estero dove i nostri liquori e distillati stanno riscuotendo numerosi consensi».

Dai vermouth al genepy

La quota export di Bordiga 1888 è, in termini di fatturato, intorno al 45%, i mercati più importanti sono Stati Uniti e il Benelux, ed è in continua crescita. Così come, confermano in azienda, è in espansione il fatturato della distilleria. «La nostra produzione - continua Molinero - si concentra in tre grandi aree: la prima è quella dei vini aromatizzati con i nostri vermouth storici e specialità come il Barolo Chinato. La seconda è rappresentata dai liquori con bitter, aperitivi, genepy, amari, elisir, pastis e assenzio. Infine, la terza è rappresentata dai distillati con gin, vodka e grappe. Farei un cenno anche ai nostri sciroppi e, soprattutto, alla linea di tinture, frutto di una sapiente miscelazione di infusi e distillati per svariati usi nella preparazione di cocktail e non solo». La specializzazione di Bordiga 1888 sta anche nell’essere a livello regionale un polo di produzione per amari e liquori territoriali come il Millefiori del Valasco, il Saint Veran o l’Amaro di Cuneo.

Porte aperte in azienda

«La nostra politica è sempre stata quella delle “porte aperte”, invitando gli addetti ai lavori a vedere con i propri occhi i nostri sistemi di produzione. Attualmente stiamo ristrutturando alcuni locali della distilleria per destinarli ad attività di formazione. L’idea è quella di offrire un viaggio sensoriale alla scoperta prima di tutto delle basi botaniche che sono all’origine di tutta la nostra produzione. Un altro fronte è quello degli abbinamenti in cucina e in caffetteria. Un discorso che riguarda i vermouth, i gin e i bitter».  

Abbiamo chiesto a Riccardo Molinaro di tornare sul discorso dell'offerta attuale.

Quali sono le famiglie di prodotti sulle quali state puntando?

In primis, i nostri amari storici che abbiamo recentemente presentato all’ultimo Vinitaly in una veste grafica rinnovata: Chiot Montamaro (18% vol.), Amaro Dilei (30% vol.), Amaro Riserva St. Hubertus (38% vol.) e Centerbe (28% vol.). Si tratta di prodotti tipici della tradizione liquoristica alpina occitana e sono frutto di lavorazioni fatte completamente all’interno dell’azienda. Dalle selezione delle erbe selvatiche, raccolte a mano da raccoglitori autorizzati dalla Regione Piemonte, alla distillazione e al prodotto finito. È un periodo positivo per l’amaro italiano soprattutto sui mercati esteri e maggiormente apprezzate sono le specialità autentiche che sono espressione di un territorio e di processi produttivi artigianali. 

E poi ci sono sicuramente i gin?

Certamente. Bordiga, forse pochi sanno, distilla il ginepro raccolto nelle valli occitane sin dal ‘900 per produrre quella che può essere definita tra le più antiche ricette di gin italiano. Allora si chiamava Liquore di Ginepro Secco, oggi Gin Occitan: un distillato realizzato partendo da 6 botaniche, tra le quali ginepro, angelica, coriandolo, cardamomo, che si affianca alle nostre tipologie premium come il Dry, il Rosa o lo Smoke che, in tempi non sospetti, hanno anticipato la moda del gin tricolore che ormai si è conquistato un posto al sole nelle bottigliere dei locali di tendenza anche all’estero. 

Anche i vermouth stanno vivendo un momento positivo.

È un settore che ci sta dando davvero grandi soddisfazioni e dove possiamo vantare una tradizione ultrasecolare. Basti pensare al nostro cavallo di battaglia, il Bordiga Bianco Vermouth di Torino, o al Vermouth Mulassano, ideato da Pietro Bordiga e da Amilcare Mulassano e prodotto da Bordiga a partire dalla fine dell’800 e oggi distribuito in Italia da Velier.

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