Sarà il giovanissimo bartender Simone Broglia, originario della Valpolicella, a rappresentare l'Italia alla finale internazionale di Patron Perfectionists 2024, firmata dal Gruppo Bacardi e giunta alla sua settima edizione.
Broglia, classe '97, head bartender di The Soda Jerk Verona, volerà a marzo in Messico per partecipare alla finale che vedrà la partecipazione di bartender provenienti da 14 Paesi dei cinque continenti.
L'incoronazione di Simone si è tenuta lunedì 27 novembre a Firenze a Il Locale, affascinante ed esclusivo cocktail bar con le migliori proposte secondo The World's 50 Best Bars, dove si è svolta la finale italiana in cui hanno gareggiato 10 bartender da tutto il Bel Paese.
Le sfide
I partecipanti hanno dovuto duellare come sempre a colpi di tequila. Le sfide alle quali hanno preso parte sono state due. La prima a tema Margarita de Mexico, ovvero partendo dal classico Patrón Margarita hanno dovuto celebrare il Messico, utilizzando un suo ingrediente per creare una nuova versione di uno tra i cocktail più amati al mondo. Protagonista del drink il Tequila Patron Silver, con una dose minima di 45ml/1.5oz più un massimo di altri 5 ingredienti.
La seconda, invece, è stata a tema Paloma e condivisione. Paloma Shared Dna è stata la sfida che ha messo più alla prova i concorrenti per ciò che riguarda il racconto di una storia che si cela dietro una ricetta, la creatività e l'ingegno. Partendo dal Patrón Paloma che avevano creato nella sfida d'ingresso sono stati chiamati a creare un rituale di servizio, per quattro persone, capace di celebrare l'essenza del Paloma e la convivialità. Tequila Patrón, in questo caso Reposado, doveva essere presente per un minimo di 120 ml/4oz più altri 5 ingredienti.
La giuria
I bartender sono stati valutati da una giuria formata da 4 esperti strettamente legati alla Tequila Patrón: Cristian Bugiada, re nella miscelazione a base agave e co-founder de La Punta Expendio de Agave di Roma, Giulia Cuccurullo, Patron Perfectionists 2020 Global Winner (leggi Patrón Perfectionists Cocktail Competition: vince l’italiana Giulia Cuccurullo) e head bartender dell'Artesian Bar London, Andrea Benvenga, vincitore della finale italiana 2022 (leggi Arriba Mexico! per Andrea Benvegna, vincitore tricolore della Patrón Perfectionist), e la giornalista food&beverage Annalisa Testa.
Una gara di alto livello
Gusto, aspetto, ispirazione e coinvolgimento e originalità sono stati i parametri con i quali i giurati hanno esaminato i concorrenti, in una competizione dove il livello generale, come ci racconta Cristian Bugiada, è stato elevatissimo. «Ho partecipato più volte alla Patron Perfectionists come giurato e devo dire che questa finale italiana è stata diversa rispetto alle altre, con una qualità dei concorrenti davvero alta, tanto che decretare il vincitore non è stato così semplice. Ci siamo confrontati per quasi due ore, e alla fine, cercando di avere una prospettiva più internazionale, abbiamo deciso di far volare in Messico Simone Broglia che ha dimostrato grande completezza, composta da un'ottima tecnica, competenze e una spiccata personalità. Abbiamo visto in lui anche la capacità, spesso rara, di sapersi districare dagli imprevisti, riuscendo a risolverli senza perdere la calma e, in più, un'affascinante spensieratezza e un'allegria trainante capace di coinvolgere chiunque gli sia difronte».
Tanta creatività in campo
Anche per Giulia Cuccurullo è stata una bellissima gara. «I concorrenti sono stati bravi a leggere i briefs in maniera estremamente creativa. Abbiamo assaggiato cocktail davvero eccellenti, con sfumature legate alle loro personalità. C'è chi ci ha fatto vivere il Messico e le sue atmosfere attraverso i racconti e chi lo affatto attraverso i gusti. Abbiamo scelto Simone per la sua tecnica e per la sua professionalità ma anche per la sua capacità di saper coinvolgere tutti, dai giudici al pubblico, in maniera naturale e senza perdere di vista la gara e la perfetta esecuzione dei drink».
La Valpolicella vola in Messico
Broglia ha vinto con due cocktail che sicuramente nella sua vita non dimenticherà: Karime Margarita, con Tequila Patrón Silver, Liquore al Tomatillo e Aceto di Patrón Silver accompagnato da un garnish di Churros salato con polvere di banana e gel di Tomatillo, e con Mi Mesa con Tequila Patrón Reposado congelata, Cerveza Cordial (Cordiale del Paloma), Acqua di Porcini e Smetana al vino Ripasso con garnish a base di muschio e pompelmo e pasta cotta nell’acqua di funghi.
«Karime Margarita è dedicato alla chef Karime Lopez di Gucci Osteria a Firenze. È stato proprio leggendo di lei e di una sua ricetta, il Churros alla Banana Split, che ho tratto ispirazione per questo cocktail. Mi Mesa, invece, l'ho dedicato alla mia terra, la Valpolicella. Non conosco il Messico, mentre i luoghi in cui sono nato sono parte di me ed è per questo che ho voluto portare, e porterò, la Valpolicella in uno dei Paesi che mi hanno sempre attratto e insieme a essa volerò per la finale con uno dei riti che più mi divertono: lo “shot time”, come tra amici amiamo chiamarlo, che trovo sia uno tra i rituali più conviviali che si possono vivere tra le mura di un bar».